«Ieri in consiglio comunale l’ennesima spaccatura pubblica per la Coalizione di Centrodestra e l’ennesima figuraccia per il sindaco Conoci, sempre più incapace di controllare gli scontri interni alla sua Maggioranza», sottolinea compatta l´Opposizione. Domani, seduta consiliare straordinaria
ALGHERO – Vista dai banchi della Maggioranza, la seduta consiliare di ieri (mercoledì) sembrava un deciso passo avanti verso una direzione utile per cittadini e imprese algheresi
[LEGGI], vista da quelli dell'Opposizione, invece, è la conferma di un quadro plastico: la Maggioranza non c'è. «Ieri in Consiglio comunale l’ennesima spaccatura pubblica per la coalizione di Centrodestra e l’ennesima figuraccia per il sindaco Conoci, sempre più incapace di controllare gli scontri interni alla sua Maggioranza», commentano i membri di Per Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune, Partito democratico e Movimento 5 stelle
«Prima la mozione proposta da Forza Italia sui tributi, che passa solo grazie ad alcuni voti provenienti dall’Opposizione e che vede l’assurdità dell’astensione del sindaco, che solo pochi giorni fa aveva, invece, detto pubblicamente di vedere questa mozione con favore
[LEGGI]. Un uomo con una sola parola e fermo nelle sue convinzioni, insomma. Poi – proseguono Gabriella Esposito, Mario Bruno, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo, Mimmo Pirisi, Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio - il pasticcio sul regolamento entrate, con i revisori che comunicano all’aula di non poter formulare un parere su alcuni emendamenti e di aver bisogno di tempo. Risultato, il Consiglio verrà riconvocato in seduta straordinaria per la discussione di questo punto, venerdì. Venerdì santo!».
Ultimo punto trattato, apparentemente condiviso da tutta la Maggioranza: la delibera di convenzione per la Segreteria generale, con in votazione la scelta del Comune di Alghero di condividere la segreteria con il Comune di Cargeghe. Al momento della votazione ecco però, il patatrac definitivo. I votanti sono solo dodici, niente numero legale, la delibera non viene approvata, il Consiglio salta. Oramai, la Maggioranza non riesce più a portare a termine un Consiglio comunale. Il sindaco non risolve i problemi della sua Coalizione e a pagare è naturalmente la città con un Consiglio comunale bloccato da mesi. Non si può assolutamente continuare in questo modo. Visto che oramai è evidente che non è in grado di sanare gli scontri interni, il sindaco abbia perlomeno la dignità di mettere fine al più presto a questo spettacolo indegno con le sue dimissioni», conclude l'Opposizione.