La riforma è stata approvata ieri sera, a larga maggioranza, dal Consiglio regionale, con trentaquattro voti favorevoli e sette contrari
CAGLIARI - Sei Province (Nord-est, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Medio Campidano e Sulcis Iglesiente) e due Città metropolitane (la cofermata Cagliari e la novità Sassari). Questo il fulcro della riforma approvata ieri sera (mercoledì), a larga maggioranza, dal Consiglio regionale, con trentaquattro voti favorevoli e sette contrari. La Città metropolitana di Cagliari passa da diciassette a settantuno Comuni inclusi; Nuoro e l'Ogliastra diventano due Province separate; soppresse quelle di Sassari e del Sud Sardegna.
L'attuazione della riforma degli Enti costerà alla Sardegna 796mila euro ( e 835mila euro l'anno prossimo). Per la gestione condivisa di servizi e funzioni, i nuovi Enti territoriali potranno associarsi in “Unioni di Province” (fino a tre). Ora, i Comuni hanno trenta giorni dalla pubblicazione sul Buras per chiedere il distacco dall'Ente di riferimento con delibera unanime del Consiglio comunale. In caso di mancata unanimità o oltre i termini temporali, si potrà richiedere un referendum consultivo.
Paolo Truzzu resterà sindaco metropolitano di Cagliari, ma per i cinquantaquattrp Comuni new entry nell'Ente, verrà nominato un commissario straordinario che resterà in carica fino al 31 dicembre. Entro la stessa data, si dovranno tenere le Elezioni provinciali. Per quanto riguarda la nuova Città metropolitana di Sassari, il sindaco sarà Nanni Campus.