Red
31 marzo 2021
Cinque tartarughe salvate in una settimana
Sale a cinque, nel giro di una settimana, il numero di tartarughe in difficoltà recuperate nelle acque dell’Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo. Gli animali sono stati soccorsi e trasportati nei centri di recupero presenti sul territorio sardo
OLBIA - Sale a cinque, nel giro di una settimana, il numero di tartarughe in difficoltà recuperate nelle acque dell’Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo. Gli animali sono stati soccorsi tempestivamente grazie alle segnalazioni di cittadini e Forze dell’ordine e all’avvio di staffette, fra le varie Istituzioni, che ne hanno consentito il rapido trasporto fino a uno dei centri di recupero presenti sul territorio sardo.
Le competenze sviluppate dagli operatori delle Amp, nel corso di tanti anni, hanno fatto sì che tante tartarughe fossero curate con buon esito nei Centri di recupero (ospedalizzazione e di primo soccorso) e, nel corso del medio lungo termine, rilasciate per proseguire la loro vita in natura. I ritrovamenti degli ultimi giorni sono però un campanello d’allarme, come fa osservare il direttore dell’Amp di Tavolara Augusto Navone: «Tutti gli animali ritrovati sono vittime di catture accidentali con strumenti di pesca (lenze, ami, reti) abbandonati in mare».
Le tartarughe soccorse appartengono alla specie Caretta caretta, la più diffusa nel Mar Mediterraneo. Le istituzioni di tutela ambientale sono anche costantemente impegnate in quelle attività d’informazione e sensibilizzazione, rivolte ai cittadini nel territorio, sui temi della salvaguardia della biodiversità e degli ambienti naturali.
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