Red
31 marzo 2021
Progetto Peg: best resolution del Liceo Azuni
Primo posto per l´istituto sassarese nel progetto “Parlamento europeo giovani” sul tema del divario salariale fra lavoratrici e lavoratori
SASSARI - Marco Scognamillo, della classe Seconda E, Nicola Onida e Francesca Posadinu (Quarta D), Livia Sulas, Giulia Spada e Alberto Argiolas (Quarta E) e Angela Sanna (Quarta B) sono gli studenti del Liceo “Azuni” di Sassari che, come delegati, si sono aggiudicati il primo posto per la “best resolution” nella fase regionale del progetto “Parlamento europeo giovani” organizzata dal Liceo “Spano” di Sassari, che si è tenuta in tre sedute on-line nei giorni scorsi e alla quale hanno partecipato anche il “Canopoleno” di Sassari e l’Istituto “Pischedda” di Bosa. Seguiti dalle docenti Martina Dettori e Roberta Soggia, gli studenti sono stati coordinati da un presidente, il “chair” Riccardo Mele, studente in Economia e management all’Università degli studi di Sassari, che alle scuole superiori ha fatto la stessa esperienza e ha coinvolto come consulente esterno anche Nicola Mandras, studente in Giurisprudenza dell’Ateneo sassarese ed ex componente del Parlamento europeo giovani nazionale e internazionale.
Gli “azuniani” si sono cimentati nella simulazione in lingua inglese di un’assemblea generale del Parlamento con sede a Bruxelles, nel quadro della delegazione Femm sulle politiche sociali di genere, con l’obiettivo di formulare una proposta per risolvere il divario salariale fra lavoratrici e lavoratori. E' la prima volta che il premio per la migliore risoluzione viene attribuito per questo ambito, affrontato dagli studenti partendo dagli stereotipi di genere che impediscono alle donne di svolgere qualsiasi attività fino ai massimi livelli, dal ruolo della maternità che le penalizza sul versante lavorativo e da leggi di tutela buone sulla carta ma spesso non applicate e dunque inefficaci. La risoluzione proposta dagli studenti del Liceo Azuni è stata articolata in oltre dieci punti, tra i quali il mantenimento delle “quote rosa”, gli incentivi all’educazione contro le discriminazioni e all’istruzione professionale, l’obbligo per le aziende di pubblicare tutti i dati sulla parità di genere, i congedi parentali da distribuire equamente fra coniugi, la costruzione di asili nido e l’adeguamento dei loro orari a quelli di lavoro con l’incremento di smart-working e part-time.
Gli studenti hanno anche sollecitato agli Stati membri dell’Unione europea a adottare provvedimenti contro chi viola le leggi sulla parità di genere nel mondo del lavoro e a segnalare i casi più gravi al commissario europeo per i valori e la trasparenza. A quest’ultimo, poi, hanno rivolto la proposta di non far accedere agli appalti pubblici le aziende inadempienti e di sottoporre a sanzioni pecuniarie quelle colpevoli di violazioni, riservando invece il 40percento degli appalti e dei finanziamenti pubblici a quelle in regola. Non ultima, poi, i delegati del Liceo Azuni hanno avanzato la proposta di estendere a quindici anni, in tutti i Paesi europei, i tempi di prescrizione per i reati di genere. «Quella del Parlamento europeo giovani è stata una bellissima esperienza - conferma Scognamillo a nome dei delegati - che consiglio a tutti quelli che avranno la possibilità di partecipare al progetto per arricchire le proprie conoscenze, migliorare la loro capacità di lavorare in gruppo e confrontarsi con gli studenti di altre scuole».
Nella foto: gli studenti del Liceo Azuni premiati
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