Red
30 marzo 2021
Pesca abusiva: sequestrati 150kg di prodotto ittico
Pesca abusiva di ricci e prodotto ittico non tracciato. La Polizia di Stato e la Guardia costiera di Olbia sequestrano 150chilogrammi di pescato diretto alla Penisola
OLBIA - Trasportava 150chilogrammi di pescato privo della prevista documentazione di tracciabilità da destinare al mercato della Penisola. La persona a bordo di un furgone frigo è stata fermata nel corso di un controllo all’ingresso del porto di Olbia dagli agenti della Polizia di Stato. Da una prima verifica, gli agenti del Distaccamento Polizia stradale di Olbia hanno constatato la presenza nel veicolo del prodotto ittico e hanno quindi richiesto la collaborazione degli ispettori del 15esimo Centro controllo area pesca della Direzione marittima di Olbia–Guardia costiera per sottoporre a un’ispezione approfondita il carico, composto da numerosi contenitori in vetro contenenti polpa di riccio di mare, aragoste vive e altro pescato locale.
Accertata l’irregolarità del trasporto, le Forze dell'ordine hanno sequestrato 17chilogrammi di polpa di riccio di mare (ricavata da circa 14mila esemplari di riccio), ventisei aragoste vive, 110chilogrammi di polpo e diverse casse di altre specie ittiche (caponi, triglie ecc.) e alla conseguente contestazione di sanzioni amministrative per un totale di 3mila euro a carico dell’azienda. Sono in corso ulteriori attività di indagine congiunte per verificare la provenienza del pescato e, in particolare, della polpa di riccio, visto che il prelievo di questa specie ittica è rigidamente disciplinata dalla normativa nazionale e regionale a salvaguardia dell’ambiente, della sostenibilità futura della filiera e dell’ ecosistema marino.
Le ventisei aragoste mediterranee, ancora vive, sono state reimmesse in mare nella zona di protezione integrale dell’Area marina protetta di Tavolara–Punta Coda Cavallo, mentre il restante prodotto ittico, esclusa la polpa di riccio a causa dell’improprio confezionamento in vasetti di vetro privi sia di etichette, sia di sigilli, dopo essere stato sottoposto ad accertamento della commestibilità da parte del competente servizio Assl, è stato donato alla Cittadella della Caritas di Olbia, alla Comunità Arcobaleno e alla Mensa Vincenziana.
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