Red
27 marzo 2021
Crisi: Caria sfiduciata e niente Commissione
«Ancora una volta la Maggioranza non è in grado di garantire il numero legale e così salta la Quinta Commissione convocata per la designazione del comandante dei Barracelli», denunciano i membri di Per Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune e Partito democratico
ALGHERO - «Ancora una volta la Maggioranza non è in grado di garantire il numero legale e così salta la Quinta Commissione convocata per la designazione del comandante dei Barracelli». La denuncia arriva dai membri di Per Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune e Partito democratico, che sottolineano come siano «Sempre più evidenti e oramai sotto gli occhi di tutti i problemi del Centrodestra che sostiene Conoci. Mentre, infatti, il sindaco continua a rinviare qualunque azione, restando fermo e immobile come suo costume, la sua Coalizione si dilania in scontri interni sempre più aspri».
«La Commissione richiesta, come ha tenuto a precisare il presidente Mulas, dall’assessore Montis va così deserta, perché come già successo nell’ultimo Consiglio comunale e come spesso sta avvenendo in Commissione, la Maggioranza non ha i numeri. Anche ieri, nella Sesta Commissione, convocata per discutere del regolamento delle entrate, la Maggioranza si è presentata senza il numero legale e solo per senso di responsabilità abbiamo garantito noi il numero, permettendo lo svolgimento dei lavori. Commissione bilancio di ieri che, peraltro – sottolineano Gabriella Esposito, Mario Bruno, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo e Mimmo Pirisi - si è conclusa senza che il regolamento entrate presentato dall’assessora Caria fosse messo in votazione, con l’assessora oramai pubblicamente sfiduciata dalla sua stessa Maggioranza e in particolare dal gruppo di Forza Italia che l’aveva a suo tempo indicata».
«Le distanze e le frizioni interne alla Maggioranza paiono insanabili e non possono essere, ulteriormente, mascherate dal senso di responsabilità dell’Opposizione. O il sindaco risolve, subito e senza continuare a farli patire alla città, i problemi interni, che da tempo stanno lacerando irreversibilmente un’alleanza che aveva come unico collante la ricerca della vittoria elettorale, oppure levi il disturbo. D’altronde, considerato il modo assente e pressoché invisibile con cui ha svolto il suo incarico in questi due anni, i cittadini non si accorgeranno della differenza se dovesse prendere atto che la sua esperienza (se mai fosse iniziata...) è finita e rassegnasse le dimissioni», concludono gli esponenti del Centrosinistra.
|