A.B.
26 marzo 2021
Piscine: contributo straordinario dalla Regione
Approvati i criteri e le modalità di attribuzione dei contributi finalizzati a sostenere i Centri sportivi natatori della Sardegna per le spese di gestione sostenute nei mesi di chiusura, durante l´emergenza epidemiologica Covid-19 e per garantirne la ripartenza
CAGLIARI - Approvati i criteri e le modalità di attribuzione dei contributi finalizzati a sostenere i Centri sportivi natatori della Sardegna per le spese di gestione sostenute nei mesi di chiusura, durante l'emergenza epidemiologica Covid-19 e per garantirne la ripartenza. L'assessore della Pubblica istruzione e sport Andrea Biancareddu evidenzia che per l'anno 2021 è stata autorizzata la concessione di un contributo a fondo perduto di un milione di euro destinati ai Centri sportivi natatori della Sardegna affiliati alla Federazione italiana nuoto, alla Federazione italiana nuoto paralimpico, alla Federazione italiana sport disabilità intellettivo relazionale e a un Ente di promozione sportiva. Il contributo aggiuntivo non è cumulabile con altri contributi o indennità concessi, nello stesso anno per le medesime finalità. Biancareddu richiama a tal proposito la definizione di impianto natatorio, contemplata dalle norme Coni per l'impiantistica sportiva e la definizione di piscina contemplata, in base alle quali l'impianto natatorio (o piscina) è uno spazio costituito da una o più vasche, spogliatoi, servizi igienici e servizi vari. Risulteranno pertanto esclusi, gli impianti destinati a usi diversi dall'attività natatoria, quali, per esempio, le piscine destinate ad attività legate al benessere, a utilizzo terapeutico, termale o sanitario.
«Così come stabilito dalla norma - sottolinea l’esponente della Giunta Solinas - sono soggetti beneficiari del contributo le società e associazioni dilettantistiche affiliate alle Federazione italiana Nuoto, alla Federazione italiana nuoto paralimpico, alla Federazione italiana sport disabilità intellettivo relazionale o ad un Ente di promozione sportiva, che gestiscono centri sportivi natatori in Sardegna. Per beneficiare del contributo le società e associazioni devono risultare, alla data di presentazione della domanda di contributo, regolarmente iscritte all'albo regionale delle associazioni-società sportive. Il contributo stanziato è finalizzato al sostegno finanziario degli aventi diritto, quale contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2021, nonché per favorire la ripartenza dell'attività natatoria». Il contributo potrà essere riferito alle spese di locazione, rate di mutuo da pagare, spese di leasing, spese di energia elettrica, spese telefoniche e di connettività internet, spese di guardiania e segreteria e collaboratori (che non siano stati licenziati o messi in cassa integrazione), consumi idrici fatturati, e ulteriori spese di gestione.
In ogni caso, non potranno essere superati i seguenti massimali: piscine oltre i 2mila metri cubi: importo massimo 42mila euro; piscine dai 1.001 ai 2mila mc: importo massimo 35mila euro; piscine dai 701 ai mille mc: importo massimo 27mila euro; piscine dai 401 ai 700mc: importo massimo 23mila euro; piscine dai 151 ai 400mc: importo massimo 19mila euro; piscine dai 50 ai 150mc: importo massimo 15mila euro; piscine in affitto con esclusiva dello spazio acqua: 35mila euro. Sulla base delle norme Coni per l'impiantistica sportiva, viene inteso che il contributo spetta al singolo centro sportivo natatorio, composto da uno o più vasche, e che, qualora l'impianto sia costituito da due o più vasche, verrà sommato il volume delle singole vasche per determinare la fascia di appartenenza. Le cosiddette “piscine in affitto” con esclusiva dello spazio acqua, compete a quelle associazioni o società che, pur non essendo proprietarie o concessionarie dirette dell'impianto natatorio, ne sostengono i costi di gestione attraverso la corresponsione di un canone di locazione, comprensivo di dette spese gestionali, in favore di soggetti terzi.
Inoltre, i massimali di contribuzione potranno essere aumentati sulla base del possesso del requisito di Scuola nuoto federale (il requisito dovrà essere dimostrato con attestazione della Federazione di appartenenza e per la presenza di atleti agonisti, esclusi i master, che partecipano alle attività nazionali federali e atleti di interesse nazionale che siano in preparazione per i Campionati nazionali Assoluti, per i Mondiali o per le Olimpiadi). Il contributo per la ripartenza dell'attività natatoria (tendente a ristorare gli aventi diritto per gli oneri sostenuti per il riavvio, quali lo svuotamento e riempimento delle vasche, sanificazione ambienti, filtri e tubazioni, elaborazioni protocolli di ripartenza, pubblicità e promozione, manutenzioni straordinarie dell'impianto per garantire il riavvio dello stesso e oneri vari) viene quantificato complessivamente in 5mila euro forfettarie. Qualora un centro natatorio sia gestito da più società o associazioni, il contributo di ripartenza spettante a ogni beneficiario è quantificato al massimo a 2.500euro forfettarie a ciascuna società o associazione, essendoci, nel caso di specie, economie di scala. Qualora poi l'importo complessivamente spettante a tutte le asd e a tutte le ssd per le spese effettivamente sostenute nei mesi di gennaio, febbraio, marzo 2021 fosse superiore alla somma disponibile di un milione di euro, il contributo a favore di ogni beneficiario verrà proporzionalmente rideterminato e non verranno riconosciute le spese per la ripartenza.
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