L'associazione sportiva locale Alghero Country Club si scaglia pubblicamente contro la proposta del campo da golf a Surigheddu e lo fa con dati alla mano rilanciando il parco pubblico a Maria Pia: «Il golf, fin dal suo primo giorno di vita, ha un legame strettissimo con il mare perché quest’ultimo svolge un ruolo fondamentale»
ALGHERO - La proposta presentata nei giorni scorsi da parte dell’assessore regionale all’urbanistica
Quirico Sanna e dal Sindaco di Alghero,
Mario Conoci, con la quale si prevede la realizzazione di percorsi da golf all’interno della tenute di Surigheddu (di proprietà della Regione Sardegna), lascia «sgomenta» l’associazione sportiva locale Alghero Country Club che già nel novembre 2019 aveva protocollato presso gli uffici della Regione Sardegna e al Comune di Alghero il progetto del parco pubblico Congressional Park Stadium previsto nei terreni a “Maria Pia”. «Alghero ha una particolare spiccata vocazione per lo sviluppo dell’industria del golf perché rappresenta una località di mare con un vastissimo territorio fronte mare. In altre realtà come ad esempio la Costa del Sol in Spagna, lungo 100 km di territorio fronte mare, si contano oltre 70 percorsi da golf con una ricaduta occupazionale di circa 17.700 posti di lavoro e un impatto economico diretto stimato in circa 1.447 milioni di euro. Non è quindi giustificabile pensare che la Riviera del Corallo, con un territorio costiero di oltre 80 km, debba ripiegare alla realizzazione di percorsi da golf in aperta campagna e a margine del territorio comunale» è la posizione dell'associazione algherese che si dichiara «sconcertata» e boccia, senza mezze misure, l'idea-Surigheddu che si configurerebbe «esclusivamente come un vero e proprio “specchietto per le allodole”».
«Il golf, fin dal suo primo giorno di vita, ha un legame strettissimo con il mare perché quest’ultimo svolge un ruolo fondamentale nel creare l’atmosfera avvincente per qualsiasi percorso da golf. Per questo i percorsi da golf fronte mare, in tutto il mondo, occupano e occuperanno sempre un posto speciale nel gioco del golf e i golfisti (soprattutto turisti) saranno sempre fortemente attratti nel giocarli. Non è un caso se il primo campo da golf della storia nasce proprio fronte mare. Si tratta della più nota infrastruttura golfistica “The Home of Golf” a St Andrews in Scozia, ovvero il complesso golfistico pubblico che ha proiettato il gioco del golf in tutto il mondo fino a diventare oggi uno degli sport popolari più praticati del pianeta. St. Andrews, conosciuta anche come la mecca del golf, ha oltre 600 anni di storia e da sempre svolge la funzione di faro da seguire nello sviluppo del golf, soprattutto per le realtà di mare come Alghero. È quindi evidente, ancor più nel caso di Alghero, che il faro da seguire per lo sviluppo del golf è certamente quello di St Andrews e non il modello immaginato dall’assessore Quirico Sanna e il Sindaco Mario Conoci» è la posizione dei vertici dell'associazione golfistica di Alghero.
Il parco pubblico Congressional Park Stadium, ovvero il primo parco da golf pubblico d’Italia, progettato per l’area pubblica di Maria Pia, si ispira proprio al modello di St Andrews. Un'infrastruttura di pubblica utilità che prevede numerose misure d’intervento a favore del recupero, valorizzazione e salvaguardia ambientale. «Un progetto che ha riscosso e continua a riscuotere apprezzamenti a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. Notevole è l’interesse manifestato per il parco pubblico Congressional Park Stadium da parte di tanti cittadini, passando per numerose associazioni tra le quali anche quella ambientalista di Legambiente e vari enti nazionali» precisa l'associazione che ha anche avviato una petizione pubblica popolare, tuttora in corso, già sottoscritta da centinaia di cittadini favorevoli alla realizzazione dell’infrastruttura a “Maria Pia”. Un progetto già approvato con parere favorevole dalla Federazione Italiana Golf, oltre al parere favorevole rilasciato dalla consulente esperta ambientale Dott.ssa
Marta Visentin. Massima disponibilità anche da parte del Presidente regionale della Federazione Italiana Golf Sardegna
Stefano Arrica che, pubblicamente, ha auspicato l’immediata realizzazione dell’opera e manifestato piena disponibilità per una collaborazione fattiva in merito alla futura promozione dell’infrastruttura.
L'associazione golfistica algherese sottolinea come la Regione Sardegna, con gli assessorati al Turismo e allo Sport, abbia riconosciuto il Congressional Park Stadium quale intervento di pubblica utilità con valenza strategica a livello regionale, prospettando l’interesse e le modalità di finanziamento per la realizzazione dell’opera. «Per contro - denuncia - trascorsi oltre un anno e mezzo dalla presentazione dell’istanza protocollata anche presso gli uffici dell’assessore regionale Quirico Sanna e al Comune di Alghero, indirizzata al Sindaco Mario Conoci, nonostante successive e reiterate sollecitazioni, ad oggi, non si è avuta ancora nessuna risposta. Ancora più sconcertante è il fatto che lo stesso assessore regionale Sanna e il Sindaco Conoci, sempre appaiati, in spregio alle più elementari dinamiche su cui si regge la sostenibilità di un percorso da golf, nei giorni scorsi abbiano presentato pubblicamente a mezzo stampa un progetto di sviluppo del golf per Alghero, omettendo volontariamente il progetto del Congressional Park Stadium e proponendo invece un percorso da golf disperso in aperta campagna, all'interno dell’azienda agricola di Surigheddu». «L’opportunità di sviluppo dell’industria del golf nella Riviera del Corallo deve necessariamente garantire risposte concrete ai problemi cronici che attanagliano il territorio, e non svilire ulteriormente le grandi potenzialità ancora inespresse».
«Pertanto - sottolineano dall'associazione golfistica algherese - auspichiamo che l’assessore Quirico Sanna e il Sindaco Conoci accantonino velocemente la visione “specchietto per le allodole” dei percorsi da golf a Surigheddu (addirittura di alto livello e progettati da professionisti di comprovata esperienza, non si capisce bene in che cosa visto che prevedono percorsi da golf dispersi in aperta campagna), ricorrendo all’impiego di essenze erbacee geneticamente modificate (non si capisce come, visto che in Italia è vietata la coltivazione di Organismi Geneticamente Modificati) e dove saranno impiegati nientemeno che “idrovolanti di ultima generazione” per il trasporto dei turisti dalle spiagge verso i campi da golf dell’entroterra (praticamente un modello unico a livello mondiale, nonostante la presenza di quasi 40.000 percorsi da golf sparsi in tutto il mondo). È ormai palese il fatto che i cittadini algheresi sono comprensibilmente stufi di progetti che hanno solo l’effetto di allungare la già corposa lista dei problemi che affliggono la città di Alghero. Auspichiamo quindi che in tempi rapidi il Sindaco Conoci e l’assessore regionale Sanna si diano da fare per recuperare il tempo perduto, mettendo da parte la visione dei percorsi da golf previsti a Surigheddu, e si rendano invece disponibili a collaborare fattivamente per agevolare la realizzazione del parco pubblico Congressional Park Stadium nell’area pubblica di “Maria Pia”. Realizzare il primo percorso da golf pubblico d’Italia nella Riviera del corallo, sarebbe un evento storico e prestigioso per la città di Alghero, anche in chiave turistica internazionale».