ALGHERO - Hanno risposto presente tutti i
big ieri alla chiamata del sindaco di Alghero (da Tedde ad Usai e Pais), che ha previsto un fitto calendario di riunioni tra tutti i partiti e gruppi della coalizione, dopo le pressanti richieste degli alleati e lo scivolone in Consiglio. Tagliati invece tutti i rapporti col
Partito dei Sardi, che nei giorni scorsi ha ufficializzato il suo addio alla coalizione ed ha sciolto il patto elettorale, ma tenuto a debita distanza anche il
Psd'Az ufficiale, col segretario Giuliano Tavera che ormai da mesi non partecipa al tavolo di crisi.
Chiusa non senza tensioni la prima fase della lunga trattativa, quella più strettamente legata alle "regole d'ingaggio" ed alle mozioni sull'ordine sui lavori, si aprirà dalla giornata di venerdì - quando è previsto il nuovo incontro - il confronto serrato sugli assetti. Impossibile, infatti, «proseguire senza un riequilibrio di competenze» - secondo i gruppi più critici [
LEGGI] - tutte valutazioni e decisioni preliminari all'ormai non più procrastinabile riscrittura del programma di rilancio dell'attività amministrativa, duramente provata dalla pandemia e dalla crisi che attanaglia famiglie e imprese in tutti i settori produttivi.
Tutti sulla
graticola. La modifica dei pesi elettorali e la nascita di nuovi gruppi in seno al Consiglio potrebbe così stravolgere l'attuale geografia del governo cittadino. Significa che dal "Manuale Cencelli" scrupolosamente utilizzato all'indomani della vittoria elettorale per la redistribuzione di deleghe e posti di sottogoverno, dovrà oggi venir fuori un nuovo accordo di metà mandato, capace di risaldare i rapporti sempre più logori tra numerosi gruppi e soprattutto ridare una prospettiva di fine legislatura al mandato elettorale, oggi sempre più in discussione a causa delle evidenti difficoltà incontrate tanto sul versante amministrativo quanto politico.