L´avvio dei lavori per la ristrutturazione dell´ex Batteria al centro del rinnovato interesse per un´area protetta molto cara agli algheresi. Presentata una dettagliata relazione pluridisciplinare sul delicato contesto ambientale di Alghero
ALGHERO - «Alghero sta vivendo un grande disagio a causa di avvenimenti che stanno intaccando il suo territorio, sopra tutto il Parco di Porto Conte: prima la vicenda di
Punta del Quadro a Capo Caccia con l’eradicazione di ginepri secolari della cui vicenda si sta interessando la magistratura ed ora stiamo assistendo alla iniziale privatizzazione dell’area che include l’
ex Batteria navale SR 413 a Punta Giglio». Questo ha spinto un gruppo di persone ad istituire un Comitato che ha lo scopo «di contrastare questa pratica di sottrazione di beni pubblici alla collettività con l’arma del sapere, divulgando lo stesso a favore di tutti». Prende vita il Comitato per Punta Giglio con le prime firme. Architetti, urbanisti, giornalisti, professori, medici e imprenditori, numerosi semplici cittadini che hanno a cuore lo straordinario patrimonio che il promontorio di Alghero, ma tutto il Parco regionale di Porto Conte racchiude.
Il Comitato intende porsi l’obiettivo di informare l'opinione pubblica sulla qualità del patrimonio presente in quest'area (sottoposta anche ai vincoli in quanto Zona di Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria), ricchezza che appartiene a tutta la collettività e che richiede la massima tutela. Il Comitato per Punta Giglio - annunciano i primi firmatari - si impegna a tener alta l’attenzione su questo luogo, che ha per tutti noi un valore identitario, affinché non venga arrecato alcun danno alla sua integrità, segnalando le problematiche, le criticità e le minacce in atto o potenziali, chiedendo che dagli organi preposti vengano rispettate rigorosamente e con ogni scrupolo tutte le norme e le procedure di legge previste per la sua tutela. Riteniamo che a Punta Giglio nell'immediato sia da evitare ogni forma di privatizzazione e ogni attività ricettiva che potrebbe pregiudicare l’eccezionale presenza di valori paesaggistici, geo-speleologici, di biodiversità botanica e faunistica, paleontologici e storici, come documentano quanti, studiosi ed appassionati, da differenti punti di vista e approfondimenti scientifici, attestano.
I primi firmatari sono Maria Antonietta Alivesi (Dott. in Scienze Biologiche), Mauro Almaviva (Medico), Alessandra Casu (Docente universitaria), Roberto Corbia (Urbanista), Paola Correddu (Medico)
Costantino Cossu (Giornalista), Eugenio Cossu (Ex sindaco di Porto Torres, ex presidente del Parco Nazionale dell’Asinara), Tiziana Costa (Architetto Urbanista), Antonio Dessì (Ex Assessore Regionale alla Difesa dell’Ambiente), Gavino Diana (Primo firmatario e relatore della proposta di legge 1999, n. 4 "Istituzione del Parco Naturale Regionale di Porto Conte"), Bruno Enna, Roberto Ferrara (Ingegnere), Sergio Floris, Tore Frulio (Architetto), Rolando Galligani (Storico), Aldo Lino (Architetto artigiano), Carlo Mannoni (Ex dirigente e amministratore regionale), Gianni Nieddu (Imprenditore), Giovanni Oliva (Architetto), Bruno Paba (Pubblicista), Candida Parisi (Dott. in Scienze Biologiche), Giusy Piccone (Coordinatrice didattica), Paola Pilisio (Attivista), Piergiorgio Pinna (Giornalista), Salvatore Pinna (Ambasciatore), Speranza Piredda (Presidentessa della rete delle Donne), Graziano Porcu (Imprenditore turistico), Sandro Roggio (Architetto), Chiara Rosnati (Dott.ssa, consulente ambientale), Tore Scala , Claudio Gabriel Sanna (Cantautore, Maestro), Enedina Sanna (Manager culturale) , Luigi Saiu, Carlo Sechi (Ex sindaco di Alghero, ex consigliere regionale), Giovanni Tilocca (Geologo), Toni Torre (Biologo).
RELAZIONE PLURIDISCIPLINARE SU PUNTA GIGLIO