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10 marzo 2021
«Addio Conoci, sciolto il patto»
Il segretario cittadino del partito dei Sardi scrive a tutti i coordinatori e portavoce dell´ex coalizione di Centrodestra e Sardista di Alghero sciogliendo l´alleanza. «Ci rendiamo disponibili a costruire il cantiere della alternativa»
ALGHERO - Il Partito dei Sardi ritiene concluso il patto elettorale che lo aveva portato insieme a vincere le ultime elezioni amministrative di Alghero nel 2019. «Avevamo partecipato convintamente ad una maggioranza ampia ed eterogenea e ci eravamo conosciuti condividendo proposte, obiettivi e modalità di azione, principi naufragati da subito a causa delle divisioni foraggiate da un sindaco divisivo e impegnato a privilegiare i rapporti con i consiglieri eletti a discapito dei partiti (persino il suo) che lo avevano premiato con lo scranno più alto di Via Columbano».
Lo annuncia con una lettera indirizzata a tutti i coordinatori, segretari e portavoce dei partiti e gruppi politici dell'ex coalizione di Centrodestra e Sardista di Alghero, il segretario cittadino del Partito dei Sardi, Gavino Tanchis. «Lo scorso inverno - scrive - con la gran parte delle forze politiche componenti la maggioranza, avevamo condiviso un documento per sollecitare la convocazione di un tavolo dove canalizzare idee, progetti e modelli di sviluppo, invito a cui il sindaco non ha inteso dare riscontro. Il nostro pungolo a cambiare una metodologia che superasse la logica del ristretto gruppo decisionale per passare ad una modalità partecipativa e trasparente è stato sempre percepito come un fastidio dal sindaco che, una volta incassati i voti, ha deciso di fare a meno dei partiti utilizzati come mero strumento di iniziale consenso».
«Oggi, a distanza di quasi due anni, preso atto del tradimento politico da parte del sindaco e in aperta critica con il suo operato, ci riappropriamo della nostra libertà politica mantenendo però vivo l’impegno verso i nostri elettori che hanno a cuore il futuro di Alghero. Noi ci rendiamo disponibili a costruire il cantiere della alternativa dove, ognuno con la propria identità, possa elaborare una proposta diversa da quella presente oggi in campo, per creare un ambiente dove chi ambisce a fare il Sindaco potrebbe formarsi, in modo da non doverci bere, anche per la prossima volta, un sindaco senza idee, refrattario al confronto con le parti sociali e il mondo produttivo, sleale nei rapporti con la forze politiche e con una infarinatura precaria dei problemi a cui non riesce minimamente a fare fronte» chiude la lettera del partito dei Sardi.
Foto d'archivio
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