Red
1 marzo 2021
A Loceri apre il Museo contadino
Venerdì, gli assessori regionali dell’Agricoltura Gabriella Murgia, del Lavoro Alessandra Zedda e dei Trasporti Giorgio Todde hanno partecipato all’inaugurazione del Museo dell’arte e cultura contadina a Loceri, su invito del sindaco Gianfranco Lecca
LOCERI - «La civiltà contadina rappresenta, con le sue tradizioni da tramandare e custodire, un importante aspetto della memoria collettiva sarda. La nostra Isola ha sempre posseduto innumerevoli e caratteristici elementi che hanno reso attrattive le nostre campagne e il territorio. È assai apprezzabile l’idea di disporre gli attrezzi da lavoro che venivano utilizzati nel passato in luoghi caratteristici del paese ogliastrino perché costituiscono un elemento di attrazione didattica e turistica».
Lo hanno dichiarato gli assessori regionali dell’Agricoltura Gabriella Murgia, del Lavoro Alessandra Zedda e dei Trasporti Giorgio Todde, che venerdì hanno partecipato all’inaugurazione del Museo dell’arte e cultura contadina a Loceri, su invito del sindaco Gianfranco Lecca. «Preservare il sapere e la manualità delle lavorazioni caratteristiche è fondamentale per tenere vive le nostre tradizioni e le produzioni tipiche, anche attraverso la valorizzazione del Museo a livello regionale», ha sottolineato Murgia. Nel pomeriggio i tre esponenti della Giunta Solinas hanno incontrato il sindaco di Arzana Angelo Stochino e la Giunta comunale, assicurando l’impegno del governo regionale a favore della valorizzazione dei territori interni.
Durante la riunione, nella quale il primo cittadino ha ringraziato l’assessore Murgia per lo sblocco dei finanziamenti dei villaggi nelle zone rurali, si è parlato della predisposizione di un progetto pilota sul territorio del Gennargentu che parte dal b&b negli ovili insieme al Comune di Desulo per rafforzare le attività produttive e turistiche con grande attenzione alla sostenibilità. Inoltre, è stato manifestato un interesse per il settore delle produzioni locali, in particolare la lavorazione di carni e la valorizzazione del prosciutto, anche attraverso la formazione professionale e la certificazione delle specifiche competenze.
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