Red
26 febbraio 2021
Navigazione: ok alla Grendi su Olbia
Il Comitato di gestione dell´Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna approva il rilascio dell’articolo 16 alla Grendi sul porto di Olbia. Ratificato il rigetto della proposta di Pifim e confermato l’impegno nella ricerca di nuovi terminalisti al Porto canale di Cagliari
CAGLIARI - La Grendi trasporti marittimi potrà ufficialmente operare come impresa nel porto di Olbia. E' quanto deliberato ieri (giovedì) dal Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, che, dopo l’unanime parere favorevole della Commissione consultiva del mese di gennaio e la valutazione in Organismo di partenariato della risorsa mare, ha deliberato il rilascio dell’autorizzazione, ex articolo 16 della legge 84/94, allo svolgimento di operazioni portuali (in conto proprio e in conto terzi). Lo scalo di Olbia–Cocciani sarà, quindi, inserito trisettimanalmente come tappa intermedia nella rotta tra Cagliari e Marina di Carrara e, una volta, ottenuta la concessione demaniale ex articolo 18 per spazi non banchinali (ma comunque indispensabili per la realizzazione e la gestione di opere funzionali alle operazioni delle navi) si strutturerà, almeno per i prossimi quattro anni, come hub del gruppo armatoriale nel nord dell’Isola.
Altro punto fondamentale della seduta, la ratifica del provvedimento di rigetto della proposta presentata da Pifim company per l’assentimento, in concessione demaniale, del compendio contenitori del Porto canale di Cagliari. Il Comitato ha deliberato di proseguire nella sollecitazione internazionale del mercato, dando esplicito mandato al presidente di intensificare la ricerca di operatori capaci di rilanciare il settore del Transhipment nello scalo cagliaritano. In questa direzione, l’Ente procederà sulla scia della già avviata di promozione e di offerta sul mercato del compendio portuale, continuando ad avvalersi anche del supporto governativo del programma “Invest in Italy”, con la diretta e preziosa collaborazione di Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) e di Invitalia. Contestualmente, in attesa di un’auspicata nuova istanza di concessione per l’intero compendio, e per garantire la continuità dell’esistente traffico import-export di contenitori (attualmente costretto in spazi non adeguati), il Comitato di gestione ha dato il proprio assenso all’avvio dell’iter istruttorio delle istanze presentate per l’ottenimento, in concessione demaniale e per un periodo limitato di quattro anni, di una singola e limitata porzione di banchina e area retroportuale che non si dovrà estendere per oltre 350metri dal dente sud del Porto canale. Secondo quanto deliberato, oltre ai paletti su dimensione ed estensione temporale della concessione, non sarà possibile realizzare interventi di carattere infrastrutturale tali da compromettere l’utilizzo unitario della banchina e del retrostante piazzale pavimentato. Inoltre, l’Adsp, in caso di presentazione di domande di concessione per la totalità degli spazi per l’attività di Transhipment, avrà piena facoltà di revocare, in qualsiasi momento, la concessione e ottenere che gli stessi vengano liberati totalmente a spese dell’avente titolo.
Tra gli altri argomenti all’ordine del giorno, sono state approvate anche alcune modifiche tecniche all’assestamento di bilancio di previsione 2020, l’aggiornamento del programma biennale degli acquisti di forniture e servizi, e la modifica alla pianta organica dell’Adsp, con la creazione di una Direzione Security portuale. Nuova struttura interna, questa, che andrà a soddisfare l’esigenza di coordinamento della sicurezza in ottica di sistema (e non più per singolo porto) prevedendo, allo stesso tempo, un potenziamento dell’organico a completa e più efficiente copertura dell'estesa e delicata attività di sicurezza sui sette scali di competenza dell’Ente. «Il Comitato di gestione – spiega il presidente dell’Adsp del Mare di Sardegna Massimo Deiana – è stato dedicato principalmente a quella che consideriamo la madre di tutte le nostre battaglie: la questione Porto canale di Cagliari. Chiusa la parentesi della proposta di Pifim company, ho ricevuto mandato di proseguire intensamente con l’attività di promozione del compendio a livello internazionale e di interlocuzione con quei soggetti che hanno manifestato attenzione, ma che ancora non hanno presentato proposte concrete e formali istanze di concessione. Nel frattempo, non abbiamo mai distolto l’attenzione dalla situazione occupazionale, predisponendo, d’intesa con le organizzazioni sindacali, una proposta di norma per la costituzione dell’Agenzia dei lavoratori del Transhipment della Sardegna, in grado di tutelare il reddito dei lavoratori almeno per il prossimo triennio, che ci auguriamo possa essere fatta propria dal Governo ed approvata con decretazione d’urgenza».
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