Red
25 febbraio 2021
Discarica abusiva: sequestro a Nuoro
Occhi puntati su un terreno in località Tresnuraghes-Ghilisai, che si estende su una superficie di oltre 80ettari, con un fabbricato rurale di 28metri quadri. Sequestrati anche due autocarri, una macchina operatrice e una pala meccanica utilizzati per l’illecita gestione dei rifiuti
NUORO – Questa mattina (giovedì), al termine di indagini anche di natura patrimoniale finalizzate al contrasto di reati contro l’ambiente e coordinate dal pubblico ministero Rita Cariello della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, la Polizia ha proceduto al sequestro preventivo per equivalente finalizzato alla confisca di un terreno adibito a discarica nella periferia di Nuoro, in località Tresnuraghes-Ghilisai, che si estende su una superficie di oltre 80ettari, con un fabbricato rurale di 28metri quadri. Il valore del terreno si aggira intorno ai 300mila euro. Il sequestro preventivo è stato determinato dal mancato corretto smaltimento dei rifiuti. Inoltre, sono stati preventivamente sequestrati due autocarri, una macchina operatrice e una pala meccanica utilizzati per l’illecita gestione dei rifiuti.
L’indagine, avviata nel 2019 dalla Procura di Nuoro e successivamente condotta dalla Dda di Cagliari, è scattata da quanto appreso dalla Squadra Mobile sulla possibile esistenza di una discarica abusiva in un terreno agricolo nella zona. Dopo un primo riscontro, sono state effettuate intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e controllo, acquisizione di tabulati telefonici, sopralluoghi, ispezioni, accertamenti tecnici sulla tipologia e qualità dei rifiuti, con il coinvolgimento dei Vigili del fuoco, del Genio civile e dei tecnici dell'Ats e dell'Arpas. L'esito degli accertamenti ha condotto a ipotizzarediversi illeciti a carico degli indagati per la raccolta e lo smaltimento di rifiuti e la gestione di una discarica abusiva con una attività organizzata e continuativa di gestione di ingenti quantitativi di rifiuti su un terreno peraltro adibito ad allevamento di bestiame.
Il volume dei rifiuti presenti è stato stimato fra i 42 e i 72mila metri cubi, con la presenza di rifiuti pericolosi nel sottosuolo (tra i quali amianto) in maniera promiscua ad altro materiale di rifiuti provenienti da demolizioni edilizie (materiale ferroso, plastiche, ceramiche, guaina catramata e calcinacci in genere). Gli ulteriori complessi accertamenti di natura patrimoniale hanno consentito alla Mobile di formulare una richiesta di sequestro preventivo dell’intero terreno nella disponibilità di uno degli indagati, e dei mezzi utilizzati per la commissione del reato. Inoltre, sono stati notificati gli avvisi di conclusione indagini nei confronti di altri otto indagati, noti imprenditori nuoresi.
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