Red
24 febbraio 2021
«Sì a riapertura dei ristoranti la sera»
Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, in linea con l’Anci nazionale, punta al via libera anche in città. Quattro i punti principali fissati dal presidente dell´Associazione nazionale Comuni italiani Antonio Decaro
CAGLIARI - Riassumendo le esigenze dei sindaci del territorio nazionale in quattro punti principali, il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha esposto il pensiero delle Amministrazioni locali, che è anche quello fatto proprio da Paolo Truzzu, primo cittadino di Cagliari, che vorrebbe da subito la riapertura delle attività di ristorazione anche nelle ore serali nel capoluogo isolano. «Sono favorevole alla riapertura dei ristoranti anche la sera» il breve commento del primo cittadino cagliaritano, che è in prima linea accanto ai suoi colleghi perché, perfezionando e modificando il sistema dei parametri, si possa arrivare ad una progressiva riapertura delle attività di ristorazione anche la sera.
«C’è anche un altro aspetto - precisa Truzzu – dalle 18 alle 22, con i locali chiusi, è possibile che si creino assembramenti altrove (case private, piazze, luoghi all’aperto), difficili da presidiare, con il rischio che le situazioni vadano fuori controllo». Lo scenario che ha permesso ai Comuni di dar voce alle loro esigenze a livello nazionale è stato l’incontro che si è tenuto domenica, tra Governo ed Enti locali.
Questi i quattro punti principali, espressi da Decaro: «Il sistema dei parametri per stabilire le limitazioni su basi certe funziona, ha fatto tenere sotto controllo la curva e ci ha evitato un nuovo lockdown generalizzato. Per questo, riteniamo che debba restare in vigore, anche se gli indici da utilizzare possono essere modificati sulla base delle indicazioni delle autorità scientifiche al tavolo tecnico con le Regioni; i ristoranti, a condizione del rispetto di protocolli rigidi sulle distanze, devono poter riaprire anche di sera: la consumazione al tavolo assicura condizioni di sicurezza maggiori rispetto agli assembramenti che, purtroppo, si creano fuori dai locali che fanno il servizio di asporto delle bevande, soprattutto con l'arrivo della bella stagione»; Bisogna lavorare immediatamente a un piano vaccinale in grado di gestire la vaccinazione di massa che confidiamo di dover organizzare da marzo. Un piano che per funzionare deve coinvolgere i sindaci per l'utilizzo delle strutture comunali che permettono di concentrare numerosi punti di vaccinazione, come i palazzetti dello sport; Infine, occorre procedere con speditezza al finanziamento dei nuovi ristori».
Nella foto: il sindaco Paolo Truzzu
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