In fumo 500mila euro, «serve programmare, scegliere e soprattutto decidere». Il "genio" nelle intenzioni della Amministrazione Tedde avrebbe dovuto fungere da fulcro di Alghero Creativity nella Ex Caserma dei Carabinieri e nelle intenzioni della Amministrazione Bruno avrebbe dovuto caratterizzare la Casa delle arti nei locali di Piazza Civica. Oggi serve visione
ALGHERO - In fumo i 500mila euro già assegnati dalla regione per la
Casa delle Arti, della Musica e del Design internazionale ubicata nell'ex Circolo dei Marinai del centro storico, sull'argomento si accende la discussione. «Utilizziamo la straordinaria immagine di Antonio Marras per promuovere la creatività sarda e territoriale. La coalizione alla guida della città deve riflettere sull’uso a tal fine di spazi pubblici, regionali e comunali. Ex Circolo Marinai o Ex Caserma dei Carabinieri o altro sito: usciamo dalle ipotesi e proponiamo tesi». L’ex sindaco di Alghero Marco Tedde interviene a margine della “querelle” piuttosto virulenta che segue allo straordinario cortometraggio realizzato dall’artista algherese nella reggia di
Barumini. Una polemica che contrappone esponenti politici di opposizione ad un assessore comunale. Tedde è convinto che l’Amministrazione debba lavorare per superare le fisiologiche polemiche e fare una proposta.
Correva l’anno 2007 allorché l’Amministrazione Tedde diede una nuova sede al glorioso “Circolo dei Marinai”, che dal 1968 utilizzava i locali di Piazza Civica, e recuperò questi spazi storici per fini pubblici. Un immobile prestigioso che nella programmazione dell'allora amministrazione di Centrodestra era destinato all'utilizzo pubblico assieme alla Ex Caserma dei Carabinieri con la piazzetta poi intitolata a Pino Piras, alla Casa Manno che ospitò il Museo, alla vecchia Capitaneria di porto, all’ex Ospedale che ospita la facoltà di Architettura e all’ex Carceretto ove è stato realizzato il Museo della città. Nel 2004 l’Amministrazione Tedde acquistò dalla Provincia di Sassari la Ex Caserma dei Carabinieri di via Simon, che nelle strategie locali doveva essere recuperata strutturalmente e funzionalmente a sostegno di attività culturali, creative, artistiche, tecnologiche, educative, artigianali e a polo formativo per il Fashion design.
Anche approfittando della presenza in città del grande Maestro Antonio Marras, e di tanti talenti locali che avrebbero potuto contribuire a creare un sistema del “Fashion design”. Il genio di Marras venne in quegli anni letteralmente “brandito” per promuovere il territorio attraverso eventi annuali in cui Marras “flirtava artisticamente” con grandissimi artisti in spazi comunali. A partire da Maria Lai presso il Caval Marì, Claudia Losi e Mario Cocco nella Ex Caserma dei Carabinieri, Carol Rama presso il Museo del Corallo. O in cui si cimentava in prove d'artista presso il Liceo Manno. Eventi coperti mediaticamente dalla grande stampa nazionale e non solo.
«Credo occorra lavorare per ritornare allo spirito di quegli anni, e decidere come fruire della reputazione globale di Marras - sottolinea Tedde. Magari progettando assieme alla Regione uno strumento per valorizzare tutta la creatività sarda intesa nella accezione più generale del termine, e dando a Marras un ruolo che ne esalti le sue visioni creative a fini di promozione dell’isola. Un progetto - secondo l’ex sindaco di Forza Italia - che può essere anche collocato nel contesto di una intelligente rifunzionalizzazione del Palacongressi, che oltre alla congressistica e a rappresentazioni teatrali e musicali potrebbe ospitare mostre e rassegne permanenti degli artisti sardi, ma anche “Academy” per la crescita di talenti e formazione nei mestieri legate all’arte e alla creatività in senso lato. Ma occorre programmare, scegliere, decidere e perseguire obiettivi strategici. Proseguire nella riflessione, pur importante, rischia di farci perdere tempo prezioso e produrre effetti dannosi» chiude Marco Tedde (
nella foto).