Red
24 febbraio 2021
Consorzio bonifica: opere per 64milioni
Nel primo anno di amministrazione del Consorzio di bonifica del nord Sardegna, il Cda guidato dal presidente Toni Stangoni nonostante la grave esposizione finanziaria e la pandemia in corso, ha messo in cantiere numerose opere
SASSARI - Il Consorzio di bonifica del nord Sardegna ha chiuso il 2020 con una programmazione di circa 64milioni di euro. Nel primo anno di amministrazione consortile, il Cda guidato dal presidente Toni Stangoni nonostante la grave esposizione finanziaria e la pandemia in corso, ha messo in cantiere numerose opere, frutto delle collaborazioni avviate con la base consortile e quindi le associazioni di categoria, i Comuni, la Provincia e la Regione. «Programmazione che comprende diversi e corposi interventi – spiega il direttore Giosuè Brundu - in primis quello di relining della galleria di adduzione del distretto irriguo della piana di Chilivani del valore di 28milioni di euro; l’impermeabilizzazione e messa in sicurezza del canale adduttore del distretto irriguo del piano di Perfugas del valore di 4milioni di euro; la manutenzione straordinaria al sistema di accumulo e compenso dei distretti irrigui per 2.950.000euro; i lavori di manutenzione straordinaria agli impianti elettrici e idraulici delle stazioni di sollevamento comprensorio irriguo dell’Anglona per 3,8milioni di euro; le opere di salvaguardia idraulica bassa valle Rio Coghinas, del valore di 24.190.666 per il quale è già in fase di definizione il finanziamento per la progettazione esecutiva; la manutenzione straordinaria delle opere di scolo del consorzio del valore di 200mila euro».
Inoltre, sono a buon punto la progettazione e l’esecuzione dei lavori, finanziati in quest’ultimo anno, di ristrutturazione e messa a norma dei caseggiati ex Enaip da destinare alla sede operativa per il consorzio. Lavori che ammontano a 780mila euro, «che ci permetteranno di avere una nuova sede a metà 2021 – spiega il vicepresidente Francesco Pala – con un risparmio annuo (dell’affitto) di 50mila euro per le casse del Consorzio. A questi si aggiungono i lavori di messa in sicurezza dal rischio di erosione dell’argine destro del fiume Coghinas per 500mila euro». «Per la prima volta, ci stiamo adoperando per mappare l’intero sistema idraulico del territorio – commenta Stangoni - per creare un piano di prevenzione e sistemazione idraulica ed eliminare i gravi disagi causati da piogge o calamità naturali. Gli incontri territoriali con i nostri consorziati sono stati indispensabili ed hanno costituito la base di partenza per impostare una programmazione dal basso. Devo ringraziare il direttore generale Giosuè Brundu, i dirigenti e tutti i dipendenti, il vicepresidente, tutto il Cda e i consiglieri delegati che hanno, con impegno incessante profuso e collaborato al rilancio di questo Ente. E grazie ai rappresentanti politici locali e regionali per aver costantemente collaborato». In questo primo anno di attività del nuovo Cda targato Stangoni si è anche raggiunta l’approvazione del Piano di organizzazione variabile con il quale si è dato inizio alla ristrutturazione aziendale del Consorzio, partendo dalla formazione e qualificazione del personale dipendente fino all'attenta analisi della situazione finanziaria e al contenimento delle spese attraverso azioni mirate, con la predisposizione di adeguate soluzioni operative e gestionali.
Grazie al contributo straordinario della Regione autonoma della Sardegna, si potranno abbattere i costi sul ruolo 2018 di prossima emissione. Se da un lato si sta cercando di rendere economicamente sostenibile il ruolo consortile, dall’altro, si ha necessità di incrementare gli incassi dei ruoli oggi stabiliti nell’ordine del 30percento (il 70 non paga o paga in ritardo). Con la recente sentenza del Tar sul Piano di classifica, dopo i ricorsi presentati da alcuni utenti, che ha dato ragione al Consorzio, si è posto fine a inutili e pretestuose contestazioni sull’importante strumento adottato legittimamente dall’Ente e sulle presunte disparità di trattamento nei territori. Di pari passo, è stata promossa un'attenta sensibilizzazione rivolta all’utenza consortile per prevenire l’abusivismo e i furti d’acqua. Situazione che genera un grave squilibrio finanziario che deve essere necessariamente riportato alla normalità. A questo proposito, si stanno avviando le procedure, approfittando delle vantaggiose condizioni poste dalle norme Covid per contrarre un mutuo di liquidità tale da evitare la forte esposizione finanziaria. A chiusura del 2020, il Consorzio ha approvato il bilancio di previsione che ammonta a 8.919.891,84euro.
Nella foto: il presidente di Cbns Toni Stangoni
|