Red
21 febbraio 2021
Pesca in area vietata: sanzioni e sequestri
Gli agenti dell’Unità Navale del Corpo forestale di Oristano hanno eseguito il sequestro amministrativo di 160 ricci. Il pescatore dovrà pagare una sanzione amministrativa di 4mila euro, oltre ad altre sanzioni accessorie
SAN VERO MILIS – Venerdì, gli agenti dell’Unità Navale del Corpo forestale di Oristano hanno eseguito il sequestro amministrativo di 160 ricci. La violazione è stata contestata a carico di un pescatore abusivo del Cagliaritano, che operava nelle acque di San Vero Milis, lungo il Promontorio di Scal’e Sai, zona interdetta alla pesca, poiché ricadente nella “Macroarea 5C” delle aree di divieto di pesca del riccio di mare. Il pescato sequestrato e stato successivamente liberato in mare, in quanto ancora vitale, come dispone la normativa vigente.
Il pescatore, trovato in possesso di specifica attrezzatura da pesca a uso professionale, compresa una bombola per l’immersione subacquea e diversi erogatori, dovrà pagare una sanzione amministrativa di 4mila euro, oltre ad altre sanzioni accessorie. Il Servizio Territoriale di Oristano ha predisposto stringenti servizi di vigilanza lungo le coste per contrastare la pesca abusiva, intensificando il pattugliamento nelle aree sensibili e nelle zone tutelate. L’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis e il comandante generale del Corpo forestale Antonio Casula hanno espresso «apprezzamento per l’attenzione posta dal Corpo forestale per il contrasto alla pesca abusiva dei ricci, preziosa risorsa oggetto di tutela».
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