Red
18 febbraio 2021
Cultura: Tacita Muta 2021 a Rut Bernardi
La Giuria del “Premio internazionale Tacita Muta per le minoranze linguistiche” attribuisce la quarta edizione del Premio a Bernardi, per la minoranza linguistica ladina
ALGHERO - La Giuria del “Premio internazionale Tacita Muta per le minoranze linguistiche” (composta dalla presidente Neria De Giovanni e da Pierfranco Bruni, Eva Eckkrammer, Antonio Maria Masia e Valentina Piredda) attribuisce la quarta edizione del Premio a Rut Bernardi per la minoranza linguistica ladina. Bernardi viene dalla Val Gardena e la sua lingua madre è il “gherdëina”, uno dei cinque idiomi ladini a cui la studiosa ha dedicato approfondite ricerche e opere di creatività.
Per il 2021, la Giuria ha voluto focalizzare l’attenzione sulla minoranza linguistica del ladino, attivamente parlato soprattutto nell’area tri-linguistica altoatesina.(tedesco, italiano, ladino). Le prime tre edizioni del Premio sono state ospitate nella Sala Italia nel palazzo dell’Unione delle associazioni regionali di Roma e del Lazio e sono andate a Eckkrammer per le minoranze linguistiche caraibiche, a Piero Marras per la lingua sarda e a Silvia Piacentini e Caterina Fiorentini per la lingua friulana.
Il Premio, ideato da De Giovanni (presidente dell’Associazione internazionale dei critici letterari), in collaborazione con Piredda (Associazione Fondo VP Sardinia) e Masia (presidente dell’Associazione del Gremio dei sardi di Roma), di solito viene consegnato il 21 febbraio, data dedicata dall’Unesco alla Lingua madre e nell’antica Roma giornata per la ninfa Tacita Muta. Quest’anno, invece, si aspetterà il miglioramento della situazione sanitaria per poter essere ancora una volta celebrato, in presenza, a Roma in una sede istituzionale. In giuria anche Bruni (vicepresidente Sindacato libero scrittori italiani) ed Eckkrammer (docente all'Università di Mannheim
Nella foto: l'ideatrice del premio Neria De Giovanni
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