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12 febbraio 2021
Musei e grotte chiuse ad Alghero Concessioni scadute da dicembre
Manca il rinnovo del contratto di concessione dei beni tra Comune di Alghero e Fondazione scaduto a dicembre del 2020. Problemi anche col complesso di Capo Caccia: il Comune si dimentica di pagare il canone regionale, procedura sospesa con Cagliari. Tensione nell'ultimo Cda, con i vertici del Quarter in pressing su Porta Terra
ALGHERO - Mentre tutte le città d'arte e turistiche d'Italia annunciano la riapertura di musei, sale espositive e programmano le visite in sicurezza attrezzandosi al meglio per intercettare visitatori in vista di una stagione piena di incognite, ad Alghero i musei, il teatro civico, le torri ed i siti archeologici gestiti per il tramite della Fondazione, così come la Grotta di Nettuno rimangono chiusi a data da destinarsi. All'origine di tutto la scadenza al 31 dicembre del 2020 del contratto di concessione dei beni (l'ultimo atto era stato firmato nel 2017). Dopo numerose sollecitazioni da parte dei vertici del Quarter, il problema che investe l'Amministrazione nel suo complesso, è stato affrontato in occasione dell'ultimo consiglio d'amministrazione della Fondazione Alghero, presenti il sindaco Mario Conoci e l'assessore al Turismo Marco Di Gangi.
Andrea Delogu e Carta (vicepresidente) hanno evidenziato a chiare lettere la gravità della situazione e le problematiche relative all'ordinaria programmazione delle attività, «che allo stato attuale non permette neppure il rinnovo delle utenze e dei contratti in corso mancando la titolarità dei beni». Un problema analogo a quello che si riscontra nel complesso del Quarter, dove ormai la gran parte delle sale un tempo utilizzate per esposizioni e mostre sono occupate dagli uffici dell'amministrazione, seppur in assenza di contratti o comodati. Ma c'è di più: strettamente correlato alla titolarità delle concessioni è il problema delle manutenzioni. «Nonostante la Fondazione abbia consegnato al Comune una dettagliata relazione sugli interventi urgenti da realizzare, ad oggi nessun riscontro sarebbe giunto dai competenti uffici».
Tra i siti in cui gli interventi rivestono carattere ormai emergenziale è proprio la Grotta di Nettuno, su cui però insistono ulteriori gravi impedimenti in ordine al rinnovo della concessione demaniale regionale. Sul punto il vicepresidente della Fondazione, Pierpaolo Carta, ha esposto il problema che ha dell'assurdo, essendo stato oggetto di «numerose sollecitazioni»: in pratica, pare che il Comune non abbia provveduto a corrispondere il canone concessorio ai competenti uffici cagliaritani e ciò abbia provocato la sospensione della procedura amministrativa. Un fatto questo su cui ha preso la parola l'assessore Di Gangi, che confermando l'accaduto, si è rammaricato, evidenziando come «i problemi burocratici e la scarsezza di personale rallentino in generale l'azione amministrativa». Diversa invece la sua posizione circa il rinnovo delle concessioni comunali: «prevedendo difficoltà e problemi - sottolinea Di Gangi - avevo proposto una proroga tecnica del vecchio contratto per non incorrere nelle difficoltà odierne, ma la scelta della Giunta è stata un'altra».
Nella foto: il museo del Corallo di Alghero
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