G.M.Z.
10 febbraio 2021
Exodus, il riscatto degli esuli ha il suo magazine
Il nuovo periodico che parla di memorie, persone ed orizzonti è disponibile in formato elettronico o sul più tradizionale supporto cartaceo. Edito dall'Ecomuseo Egea di Fertilia (Alghero) si prefigge di raccontare a tutti la storia del riscatto di un popolo per lungo tempo massacrato e infine dimenticato
ALGHERO - «Ricordo, Memoria, Storia. È su questi tre pilastri che si struttura la ricostruzione del passato, la sua trasmissione al futuro. Diceva Leo Longanesi con una battuta tanto superficiale quanto profonda: «I generali non sanno che le battaglie le vincono gli storici». Anche nella storia c’è chi vince e c’è chi perde. Il ricordo è qualcosa che sopravvive nell’ambito della comunità famigliare. La memoria invece appartiene a una identità comunitaria che condivide una comunanza etica, culturale, sociale, politica o persino ideologica. La storia non è la roulette della verità, ma quel processo scientifico che seleziona i fatti per capire come sono andate davvero le cose e non come si pensa che dovessero andare. Che può essere corretto, rivisto, studiato di nuovo». Lo scrive il direttore Pasquale Chessa nel primo numero di "Exodus: memorie, persone, orizzonti. Una sfida oltre i confini".
Nel Giorno del Ricordo esce la prima rivista sarda dedicata agli esuli, edita dall'Ecomuseo Egea di Fertilia - Una luce sulla memoria, con il contributo della Camera di Commercio di Sassari, della Regione Sardegna e diversi sponsor istituzionali. Pubblicato in due lingue - italiano e inglese - il periodico ha una veste grafica accattivante ed è acquistabile in formato elettronico o sul più tradizionale supporto cartaceo (exodus.ecomuseoegea.org).
Exodus si prefigge di raccontare a tutti la storia del riscatto di un popolo per lungo tempo massacrato e infine dimenticato. Fotografie d’epoca, documenti, storie, memorie, persone, interviste, approfondimenti e ricerche storiche faranno da cornice alla memoria di questi eventi così carichi di vita. «Exodus - sottolinea il direttore organizzativo dell'Ecomuseo Egea di Alghero, Mauro Manca - sarà tre cose: sarà memorie, care o da ritrovare prima che vadano perdute; sarà persone, che hanno saputo compiere e compiono tutt’oggi grandi azioni anche nel quotidiano; sarà orizzonti, verso i quali non è mai mancato uno sguardo fiducioso». Col primo numero si contribuisce a tenere accesa una luce sulla memoria dei protagonisti dell’esodo degli Istriani, dei Fiumani e dei Dalmati, ed a riunire i fili di tante storie che fanno una storia sola, di un popolo che ovunque nel mondo ha saputo ricominciare e distinguersi per la sua laboriosità e determinazione, conservando sempre la sua identità.
Nella foto: l'immagine di copertina del primo numero di Exodus
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