Tranciante il commento di Enrico Daga dopo l'addio dal Alghero del mondiale di rally dopo sette lunghi anni: «Capisco l'imbarazzo di chi cerchi pervicacemente di giustificare lo scippo con la retorica dell'alternanza»
ALGHERO - In attesa di capire se esista o no un accordo per il ritorno del rally nel 2022 ad Alghero (
sette consiglieri comunali hanno chiesto al sindaco di renderlo pubblico), in Riviera del corallo ci si lecca le ferite per l'addio del
circus mondiale dopo sette anni. Tra i più delusi chi, più di tutti, aveva lavorato per coronare quello che inizialmente sembrava un sogno, poi divenuto realtà, l'ex assessore provinciale e consigliere comunale Enrico Daga (
nella foto). «Capisco l'imbarazzo di chi cerchi pervicacemente di giustificare lo scippo con la retorica dell'alternanza - è il commento tranciante - ma credo che, l'aver interrotto lo svolgimento di una manifestazione di rilievo mondiale portata all'apice del circuito, grazie allo sforzo e alla professionalità di istituzioni, imprese e cittadini Algheresi, quando aveva perso
appeal, ed era oggetto di lamentele da parte di organizzatori e team, ci restituisca l'immagine di un'amministrazione regionale orientata più alla spartizione tra amici di partito che all'idea di una Regione imparziale che mira a offrire al mondo la migliore immagine possibile di se. È l'ennesima dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, dell'utilizzo delle istituzioni a fini politici. Sarà che ad Olbia ci saranno le nuove elezioni, ed era necessario rafforzare il candidato uscente portando agli olbiesi lo scalpo del
Wrc?» si domanda Enrico Daga.