ALGHERO - La grande carovana del Mondiale di rally trasloca:
bye bye Alghero ha titolato
Alguer.it con un briciolo di naturale malinconia. Che si tratti di un arrivederci o dell'addio, sarà ancora tutto da vedere, anche perchè, com'è noto, il grande
circus delle quattroruote muove enormi interessi che di anno in anno sfuggono da ogni previsione. Dal centro storico e dal porto di Alghero si passa al Molo Brin di Olbia. Lo fa dopo sette lunghi anni ed intense edizioni: premiate dagli organizzatori del
Wrc come le tappe più spettacolari dell'intero Mondiale. Lo fa in sordina, quasi senza voler togliere il disturbo, nell'anno più difficile per l'economia turistica della regione, duramente colpita dai nefasti contraccolpi della pandemia che ha azzerato interi settori con una previsione di ripresa ancora lontana. Una decisione che in realtà era stata già presa da tempo, ma mai resa nota agli albergatori ed agli operatori turistici, quasi a esorcizzarne la sua partenza.
Olbia-Alghero. La rivalità e la contesa tra le due città regine del nord Sardegna parte da lontano. Era stata proprio la Riviera del corallo a strappare il
Wrc alla Gallura, ma erano tempi diversi, in cui Alghero la faceva da padrone in campo turistico e dell'immagine. Ed allora, come oggi, non erano mancate le polemiche, anche accese ed aspre. Adesso si assiste al viaggio di ritorno, Alghero-Olbia: ed in verità, oggi è il centro gallurese a poter vantare una marcia in più rispetto ad Alghero. Sotto tutti i punti di vista. E' per questo che il ritorno del Rally Italia Sardegna sulla costa est dell'Isola spaventa ancor di più. Gli organizzatori troveranno una città radicalmente cambiata, col nuovo lungomare sul porto trasformato ed una spinta organizzativa decisamente nuova.
Col Mondiale, volano via circa 2milioni di euro di indotto. Tanto valeva, in soldoni, la settimana iridata che apriva l'estate algherese tra alberghi, servizi, sponsor ed eventi collaterali. Se a questo si aggiunge la mezza edizione della scorsa stagione, quando per cause
Covid la tappa è slittata in autunno inoltrato e per di più senza pubblico, si capisce l'amarezza che si vive ad Alghero e la delusione dei settori economici e turistici locali. In due anni, in pratica, è volata via la principale attrazione sportiva della città, un classico per l'estate sarda e algherese in particolare. Chi vede un bicchiere mezzo pieno è il sindaco
Mario Conoci che, nel tentativo di smorzare le inevitabili polemiche, ha immediatamente annunciato il rientro del
Wrc nel 2022, in virtù di un'alternanza tra le due città, Olbia e Alghero. Una posizione, la sua, pesantemente criticata dall'ex assessora al Turismo Gabriella Esposito, quella che, per intenderci, ha avuto l'onere e l'onore di ospitare per l'intero mandato i campioni mondiali dell'automobilismo: «Un sindaco che si accontenta delle rassicurazioni, delle promesse verbali e delle pacche sulle spalle è un danno non solo per Alghero, ma per l'intero nord ovest dell'Isola».