Caria in tricea: è protesta. Alle dure critiche dei consiglieri comunali ed ai malumori dei cittadini, si aggiunge la ferma presa di posizione degli imprenditori turistici di Alghero che chiedono «l´annullamento in autotutela di tutti gli atti non a rischio prescrizione» e «l´eliminazione di sanzioni nei casi di violazioni dipese da obbiettive condizioni di incertezza»
ALGHERO - «In un anno dove l’economia è azzerata, dove imprese e famiglie soffrono per i minori introiti incamerati per gli effetti oramai sempre più dirompenti della pandemia che continua ad indebolire il nostro tessuto economico, la notifica massiva degli avvisi di accertamento per tutte le annualità non prescritte ai fini TARI e negli ultimi giorni ai fini IMU, ancora con riferimento ai valori delle aree fabbricabili, costituisce un ulteriore pesantissimo aggravio nelle già esangui casse delle nostre imprese e dell’intera comunità algherese». E’ quanto afferma Marco Montalto, Presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo. Il suo intervento arriva in momento delicatissimo per l'assessorato alle Finanze guidato da Giovanna Caria (
Fi), al centro di
aspre critiche dalle opposizioni consiliari per la discutibile gestione portata avanti in quasi due anni di amministrazione, ma anche
grandi malumori tra i cittadini, messi all'angolo dalla
pioggia di cartelle senza alcun rischio prescrizione nel momento peggiore per la città.
«Le considerazioni finora fatte dalla politica e dagli uffici comunali sul fatto della libertà da parte della società di riscossione di poter operare in un’ottica di mercato - precisa Montalto - non possono in ogni caso far abdicare la politica stessa alla individuazione di soluzioni che, nel rispetto del principio di equità fiscale, possano essere d’ausilio per ridurre l’impatto per certi versi devastante, di questi avvisi di accertamento. Non è intenzione del sottoscritto, tantomeno del comparto, sostituirsi alla politica. Ma è fuori dubbio, ed è un nostro dovere, impegnarci a trovare soluzioni su come poter affrontare al meglio problematiche di questa portata, in un momento che riteniamo non idoneo per intensificare l’attività di notifica e riscossione mettendo ulteriormente a dura prova la tenuta dell'economia locale e la serenità di imprese e famiglie».
«La notifica degli avvisi di accertamento in maniera massiva ha di fatto impedito ai cittadini di poter accedere ai benefici del ravvedimento operoso potenziato dal governo a partire dall’anno 2020 anche per i tributi locali, comportando un forte aggravio delle sanzioni comminate. Oggi è allo studio dello stesso governo, seppur dimissionario, una misura volta all’invio dei nuovi atti fiscali (attualmente sospesi sino al 28 febbraio 2021 a differenza di quelli “algheresi” che hanno la “sfortuna” di avere un concessionario diverso dalla Agenzia delle Entrate) con un taglio su interessi e sanzioni per chi ha subito cali di fatturato consistenti a causa dell’emergenza sanitaria. Il Consorzio Turistico Riviera del Corallo - puntualizza il suo presidente - richiede che tale misura venga presa in considerazione dal Comune di Alghero per essere utilizzata, anche per gli atti già notificati, con un intervento diretto dell’amministrazione comunale sul concessionario».
In un contesto di fortissima crisi come quello attuale - è il monito degli imprenditori turistici di Alghero - è auspicabile inoltre che si intervenga quanto prima per predisporre un piano di “scaglionamento” dell’esecutività degli atti, invitando la Step all’annullamento in autotutela di tutti gli atti non a rischio prescrizione, nell’ottica dell’avvio di una massiccia campagna di informazione sulle possibilità di avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso e/o dell’accertamento con adesione che uniti alla possibilità di rateazione dei tributi dovuti, consentirebbe ad imprese e cittadini di poter programmare un piano di rateizzo più consono al particolare momento economico che stiamo vivendo.
«Accanto a queste misure, potrebbe costituire un valido aiuto per i contribuenti quello di accompagnare le misure di cui sopra con una ulteriore diminuzione del carico tributario eliminando le sanzioni, come consentito dall’articolo 10 comma 3 della legge 212/2000 (statuto del contribuente) in tutti quei casi in cui le violazioni siano dipese da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria, come sta accadendo ad esempio per la TARI relativa alle utenze domestiche che nella quasi totalità dei casi traggono origine dal calcolo delle superfici tassabili e dalla tassazione dei garage e delle cantine. Questo, a nostro avviso, eviterebbe un lungo contenzioso dagli esiti incerti che avrebbe oltremodo l’effetto di far ritardare l’incasso da parte del Comune dei tributi effettivamente dovuti da parte dei contribuenti» sottolinea il presidente Montalto.
«La giurisprudenza solamente di recente con sentenza di cassazione ha considerato tassabili i garage e le cantine, e ha avvalorato definitivamente il metodo di calcolo delle superfici tassabili risolvendo il problema del calcolo, semplificandolo nell’effettuare l’80% della superficie catastale risultante dalla visura. Questa incertezza giuridica a nostro avviso potrebbe consentire all’amministrazione di deliberare in merito, dando indirizzo apposito alla società di riscossione, consentendo al contribuente di accedere ai benefici dell’accertamento con adesione con ricalcolo delle superfici, qualora errate e non applicazione delle sanzioni ai sensi dello statuto del contribuente» precisa Marco Montalto, dopo che
le stesse richieste erano giunte all'assessore Caria già dal mese di dicembre da tutti i consiglieri comunali di minoranza. «Il contribuente - conclude - si troverebbe nella condizione di risparmiare notevolmente sul carico fiscale e di poter rateizzare l’importo del tributo: operazione che non sarebbe possibile in caso di ravvedimento operoso».