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Red 28 gennaio 2021
Armi clandestine: nuorese in manette
Questa mattina, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nuoro, accogliendo le richieste formulate dal pubblico ministero, ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo
Armi clandestine: nuorese in manette

NUORO - Martedì sera, la Polizia di Stato ha arrestato un 56enne nuorese per il reato di detenzione di armi clandestine. Da alcuni giorni, la Squadra Mobile stava monitorando con servizi di osservazione la zona “Su Nuraghe” di Nuoro, avendo appreso notizie circa l’esistenza di un laboratorio per la fabbricazione di armi da sparo. La conferma si è avuta martedì, quando una persona è stata trasportata all’Ospedale “San Francesco” per una ferita alla gamba. Quest’ultimo, cosciente e non in pericolo di vita, dopo qualche reticenza, ha spiegato di essersi ferito accidentalmente in casa con una pistola da lui modificata.

I poliziotti hanno quindi perquisito l'abitazione dell'uomo, trovando, nella camera da letto, una pistola “clandestina”. Poi, sotto i mobili della cucina, sono state trovate altre due armi clandestine, una delle quali con calcio telescopico, mirino laser, puntamento ottico e silenziatore. In due delle tre armi c'erano anche i caricatori, con un totale di nove munizioni. Inoltre, sono state sequestrate oltre trecento cartucce di fattura artigianale e un pugnale con lama di 23centimetri. Una stanza era stata attrezzata proprio per modificare le armi e fabbricare il munizionamento, con l’utilizzo di sofisticata attrezzatura. L’elevata potenzialità offensiva delle armi, per altro, è riscontrata dalla ferita che l’indagato si è procurato.

Gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti hanno trovato anche una mensola in legno usata come bersaglio per testare le armi modificate: alcuni proiettili hanno trapassato la tavola, dello spessore di oltre 2,5centimetri. L’uomo, per attutire il frastuono prodotto dall’esplosione dei proiettili, utilizzava anche un pezzo di marmitta come silenziatore. Questa mattina (giovedì), il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nuoro Claudio Cozzella, accogliendo le richieste formulate dal pubblico ministero Selene Desole, ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo, dimesso dall’ospedale con una prognosi di dieci giorni. Le investigazioni puntano ora ad accertare se le armi rinvenute siano state utilizzate in episodi delittuosi.



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