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Red 22 gennaio 2021
Antidroga nel Nuorese: in quattro nei guai
I Carabinieri della Compagnia di Siniscola hanno eseguito un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di quattro indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti
Antidroga nel Nuorese: in quattro nei guai

SINISCOLA – Chiuse le indagini, i Carabinieri della Compagnia di Siniscola hanno eseguito nella provincia di Nuoro un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nuoro, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone misure cautelari nei confronti di quattro indagati (uno agli arresti domiciliari, due all’obbligo di dimora e uno all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria) ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli indagati (un 32enne, un28enne e 35enne di Galtellì, e un 29enne dorgalese) avevano realizzato una fitta rete di clienti, soprattutto tra i territori comunali di Galtellì, Dorgali e Orosei, ai quali fornivano sistematicamente, con l’ausilio di stratagemmi e linguaggi criptici, le dosi richieste, consegnandole direttamente nelle case dei consumatori, tra cui è emersa anche la fidanzata di uno di loro.

Il provvedimento cautelare giunge al termine dell’indagine diretta da Emanuela Porcu, sostituto procuratore della Procura della Repubblica nel tribunale di Nuoro guidata dal procuratore Patrizia Castaldini. Le indagini hanno svelato, dall’ottobre 2019 all’agosto 2020, una fitta e proficua attività di vendita al dettaglio condotta grazie all’utilizzo di un sicuro nascondiglio dove gli indagati stoccavano le riserve di stupefacente, e vi si rifornivano per poi dirigersi nelle diverse abitazioni, effettuando le consegne, garantendosi così la riservatezza e rendendo difficoltoso un’eventuale intervento delle Forze dell’ordine. Il commercio al dettaglio di marijuana e cocaina avveniva quotidianamente proseguendo anche nel marzo e aprile 2020, nonostante le restrizioni legate al Covid-19, per la cui violazione sono stati anche sanzionati.

L’indagine ha fatto emergere un’area di interesse geograficamente ben distinta, nella quale si diramava l’intera rete del traffico; evidenziando ancora una volta l’arguzia di chi è dedito a tale criminosa attività il quale è alla continua ricerca di metodi elusivi alle Forze dell’Ordine scegliendo con cura modalità e mezzi di comunicazione sottolineando l’importanza delle messaggistiche istantanee quali “Telegram”, spesso utilizzato per le contrattazioni. Nel corso dei mesi, numerosi sono stati i sequestri delle singole dosi acquistate e gli acquirenti individuati e segnalati alla locale Prefettura, tra questi anche uno in possesso di un’arma clandestina e un ordigno rudimentale. Punto di svolta è stata l’individuazione del nascondiglio in campagna e la scoperta dei sacchi neri costituenti le riserve destinate alla vendita contenenti più di un chilogrammo di marijuana, circa 4grammi di cocaina, 130grammi di sostanza da taglio e materiale necessario per il confezionamento delle dosi, per un valore sul mercato superiore ai 10mila euro, il tutto sottoposto a sequestro ritardato.



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