Red
21 gennaio 2021
Salvata una Caretta caretta all´Asinara
Nuovo arrivo al Centro recupero animali marini: in questi giorni, è stata trovata una tartaruga rinvenuta nel golfo, in un sacco dello strascico del peschereccio “Albatros” di Lorenzo Nieddu, che ha tempestivamente segnalato la cattura accidentale alla Capitaneria di Porto Torres
PORTO TORRES - Continua l’azione del Parco nazionale-Area marina protetta dell’Asinara e della Capitaneria di porto di Porto Torres a difesa della biodiversità e alla tutela delle specie minacciate del Mediterraneo e, in particolare, delle tartarughe marine. In questi giorni, l’ultimo arrivo, un esemplare di Caretta Caretta rinvenuto nel golfo dell'Asinara, in un sacco dello strascico del peschereccio “Albatros” di Lorenzo Nieddu, che ha tempestivamente segnalato la cattura accidentale alla Capitaneria di Porto Torres. A quel punto, lo staff del Centro recupero dell’Asinara Crama, a bordo della motovedetta Cp810, ha raggiunto a circa 3miglia a nord dall’entrata del porto commerciale il peschereccio per recuperare il giovane esemplare di 7chilogrammi di peso.
La tartaruga, battezzata Pollicina, è stata trasferita nel Centro di ospedalizzazione di La Reale, dove è stata visitata dal veterinario e sottoposta all'esame obiettivo generale, che non ha evidenziato alcuna lesione evidente. In vasca, l'animale nuota in maniera corretta, allineamento ottimale sul fondo, capacità di apnea molto prolungata. Per scongiurare la presenza di acqua nei polmoni è stato eseguito l'esame radiologico dove non si è evidenziata la presenza di acqua, né di lesioni, né di corpi estranei. L'esame ematologico risulta nella norma, per cui si prevede una degenza tranquilla e una prossima liberazione in mare aperto.
Dal 2005, ad oggi, nel Centro sono stati curati oltre cento esemplari, di cui il 27percento ritrovato in stato di galleggiamento a seguito di ingestione di materiale plastico, il 37percento a seguito di intrappolamento in reti da pesca e ingestione di ami da pesca, il 24percento a seguito di traumi causati dalle eliche di imbarcazioni e il 12percento spiaggiati per ipotermia. La stretta collaborazione tra la Capitaneria e il Parco, nonché quella con i pescatori, uno dei punti di forza del progetto, consente di monitorare costantemente l’ambiente marino e costiero di competenza, per tutti gli aspetti legati a una corretta gestione del mare.
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