Parola d’ordine «rilancio» ad Alghero. I fedelissimi provano a fare quadrato su Mario Conoci che riassetta la maggioranza dei consiglieri comunali e d'imperio da un calcio alla crisi. Rimangono fibrillazioni, scontenti ed evidenti problemi in città
ALGHERO - «Rilancio». E' la parola d'ordine della ritrovata unità della maggioranza di Centrodestra che dal 2019 amministra con difficoltà la città di Alghero. Persa ormai ogni possibilità di dialogo con la segreteria cittadina del
Psd'Az [
LEGGI], il sindaco - che mal aveva digerito l'apertura della crisi e mai aveva dato l'impressione di voler rivoluzionare la squadra di governo cittadino, tira dritto e d'imperio chiude una partita che mai il Primo cittadino ha pensato di perdere.
Così i fedelissimi provano a fare quadrato su Mario Conoci, che riassetta la maggioranza dei consiglieri comunali e dà un
calcione agli scontenti, costretti ad incassare: nonostante un crescente dissenso tra gli algheresi ed i malumori sempre presenti tra i gruppi, rimangono le fibrillazioni all'interno della coalizione, ma nulla di più. Anche e nonostante il non entusiasmante avvio di Consiliatura - non sono mancate infatti in occasione dell'unica riunione politica effettuata alla vigilia del Natale le lamentele e le recriminazioni degli alleati - rimangono intoccabili, almeno per ora, i sette assessori, tutti nessuno escluso. Il 2021 si riapre così con la chiacchierata delega allo Sviluppo economico in capo a Giorgia Vaccaro (
Lega), i Lavori Pubblici ad Antonello Peru (Forza Italia), il Demanio ed i Tributi in mano alla discussa gestione di Giovanna Caria (
Fi), il gruppo "Noi con Alghero" a gestire Urbanistica ed Edilizia (Emiliano Piras) e Servizi Sociali (Maria Grazia Salaris), il riformatore Andrea Montis alle Politiche Ambientali e Marco Di Gangi al Turismo (per ora delegato di
Fratelli d'Italia).
Riaprire, infatti, il tavolo di coalizione per una ridistribuzione di deleghe e incarichi, significherebbe non far più ritornare i conti. Lo sa bene l'esperto Conoci che poco si fida di ciò che rimane dei partiti e continua così a tenerli a debita distanza da Porta Terra, favorendo invece un rapporto stretto e diretto con i singoli consiglieri. Con
Lega, Riformatori e
FdI innocui, tenuto fuori dalla Giunta l'
Udc e chiuso il dialogo con Tavera & C. (
Psd'Az), rimane soltanto da gestire il complicato rapporto con i vertici di Forza Italia.