14 gennaio 2021
Ritornano le putrelle e la realpolitik
Corsi e ricorsi storici. L´annuncio dell´Amministrazione Conoci intenzionata a restaurare e ricollocare in un luogo pubblico le famigerate "putrelle" squarcia in un colpo solo vent´anni e più di militanza politica. Una scelta che va ben oltre il valore artistico delle opere e rompe vecchi e consolidati schemi
Da "simbolo" del fallimento politico-amministrativo di un'intera Consiliatura di Sinistra lunga quattro anni (dal 1994 al 1998), a "emblema" della rinascita artistica del più classico Centrodestra algherese del 2020. L'annuncio dell'Amministrazione guidata da Mario Conoci, intenzionata a restaurare e ricollocare in un luogo pubblico le cosiddette "putrelle", «attribuendone così un doveroso omaggio all’autorevole valore artistico», squarcia in un colpo solo vent'anni e più di militanza politica e rompe vecchi e consolidati schemi.
E l'enfasi con cui si riabilità il vecchio progetto, per molti valoroso ma per due decenni utilizzato per sminuire, svilire e deprecare l'esperienza politica dell'ex primo cittadino Carlo Sechi, ha sicuramente dell'incredibile. Non di certo per il valore artistico delle opere oggetto per lunghi anni di furibonde critiche, quanto per quello politico che oggi la scelta va a indubbiamente a rappresentare. Quasi uno schiaffo a chi, negli anni, ha scelto, deciso e imposto una linea di critica tanto feroce e strumentale, quanto vincente. Certamente un segnale che va oltre gli schieramenti e rifugge le ideologie, avviando un nuovo orizzonte. Un colpo che in pochi potevano soltanto immaginare.
Un vero calcio al passato così presente nelle sigle dell'attuale maggioranza a governo della città. Forse un segnale diretto a chi, più di tutti, ha utilizzato con successo le "putrelle" per denigrare non solo l'avversario storico del momento ma un'intera area politica. Basta rileggere alcune delle dichiarazioni che dal 2000 ai giorni nostri hanno rimbalzato sulle pagine dei giornali locali per comprendere la valenza di un atto che porta con se tutta la forza di chi, dopo aver per lunghi anni seguito le orme dell'uomo ancora oggi simbolo di quell'aria ed averne subito e condiviso, per altri, le scelte - Marco Tedde - ha deciso probabilmente di prenderne definitivamente il posto e scalzarne, in un certo qual modo, anche il ricordo.
Nella foto d'archivio: Mario Conoci con Marco Tedde
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