Red
31 dicembre 2020
Porto Torres: il Psd´Az punta sul porto
I consiglieri nazionali del partito Ilaria Faedda e Mauro Fancello scrivono al sindaco Massimo Mulas e al presidente del Consiglio comunale Salvatore Francesco Satta
PORTO TORRES - «Ci permettiamo di suggerire al Consiglio comunale, al sindaco ed alla Giunta di mettere tra le loro priorità programmatiche, un tema di straordinaria importanza per il futuro di Porto Torres. Un tema che è parte integrante della storia della nostra comunità e che ha ancora enormi potenzialità per il suo rilancio e, conseguentemente, per il rilancio dell’intero territorio dell’Area vasta: il nostro porto», scrivono in una lettera indirizzata al sindaco Massimo Mulas e al presidente del Consiglio comunale Salvatore Francesco Satta i consiglieri nazionali del Psd'az, già candidati alle Elezioni comunali, Ilaria Faedda e Mauro Fancello.
«Oggi, i porti devono essere inseriti nelle programmazioni strategiche di livello regionale, nazionale ed internazionale. Il loro ruolo deve essere sempre più quello di strumento catalizzatore dello sviluppo economico locale. In questo contesto – sottolineano i sardisti - vanno messe in campo politiche finalizzate a favorire quelle attività portuali in grado di generare più elevate quote di valore aggiunto. Chiaramente, per raggiungere questi importanti obbiettivi occorrono infrastrutture adeguate ed efficienti realizzate in tempi compatibili le evoluzioni dei mercati. Per il porto di Porto Torres questo non è avvenuto: tempi biblici per effettuare lo scavo dei fondali; tempi biblici per la realizzazione dell’antemurale e di nuove banchine; incompiute trentennali come il mercato ittico; opere di dubbio pregio architettonico come il terminal crociere; travel lift fermo ancora al palo; incuria nella pulizia delle aree portuali sia a terra che negli spazi acquei; Piano regolatore portuale abortito, ecc».
«L’emanazione del D.Lgs 169/2016, che aggiorna la legge 84/94, soprattutto nella parte che norma gli organismi di gestione dei porti, non ci ha aiutato, anzi ha tagliato fuori la nostra città dai vertici decisionale dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna. Il “Cagliaricentrismo” si afferma, purtroppo, anche in materia portuale. Se consideriamo, inoltre, che intorno al porto ruotano strumenti di carattere fiscale come la Zona economica fiscale e Punto franco, noi riteniamo che, se si vuole dare la giusta e doverosa considerazione a questa importantissima infrastruttura ed a tutto ciò che le ruota intorno, il Consiglio comunale dovrebbe dotarsi di una Commissione speciale che si dedichi esclusivamente a Porto, Zes e perimetrazione Punto franco, piuttosto che annacquare questi temi tra le varie deleghe affidate alle commissioni ordinarie. Non va dimenticato che in passato la Commissione portualità veniva istituita, operando con grande profitto e fungendo da spina nel fianco nei confronti di un’Autorità portuale sorda e lenta nelle decisioni. Dalla Commissione portualità, con le diverse audizioni tecniche e politiche, sono venute fuori proposte operative e funzionali allo sviluppo del porto. Proposte poi arenatesi per l’assenza di idealità politiche e inconsistenza amministrativa che hanno contrassegnato gli ultimi cinque anni di Amministrazione pentastellata. Questa – concludono Faedda e Fancello - è una delle tante proposte su cui intendiamo lavorare, nella convinzione che anche le voci fuori dal Consiglio comunale possano essere utili per creare sviluppo e occupazione».
Nella foto: Ilaria Faedda
|