Non basta l´invio delle cartelle pluriennali senza alcun rischio prescrizione. Nelle case degli algheresi anche accertamenti (con pesanti sanzioni) sui locali adibiti a garage che fino al 2019 secondo la giurisprudenza prevalente non venivano computati ai fini Tari. Pesanti critiche dalle opposizioni: «Si va contro lo statuto del contribuente»
ALGHERO - Ancora sorprese nelle case degli algheresi. Ed ancora sul versante tributi. L'accelerata di Natale, con l'invio di
migliaia di cartelle senza alcun rischio prescrizione, si arricchisce di nuovi atti. La denuncia è ancora una volta dei consiglieri comunali di opposizione, che affondano il colpo con facilità considerate le innumerevoli promesse mai mantenute sul fronte della riscossione.
«In questi ultimi giorni del 2020 nostro malgrado continuiamo ad assistere al reiterato tentativo dell’Amministrazione di fare cassa a discapito dei cittadini. Come da noi già segnalato - attaccano Sartore, Esposito, Bruno, Pirisi, Di Nolfo, Cacciotto e Piras - le cartelle, che la società
Step sta recapitando per conto dell’Amministrazione nelle case degli algheresi, non si limitano agli anni a rischio prescrizione, ma cumulano 5 (e talvolta 6) annualità, raggiungendo importi molto elevati e annullando la possibilità per il contribuente di ricorrere al ravvedimento operoso, che avrebbe permesso una importante riduzione delle sanzioni. Dall’analisi di numerose cartelle di accertamento notificate in questi giorni abbiamo, inoltre, appurato che a molti algheresi viene richiesto il pagamento della Tari per i garage. Al riguardo va spiegato che fino a poco tempo fa l’orientamento giurisprudenziale prevalente era che i garage non erano locali produttori di rifiuti e pertanto esentati dal pagamento della tassa rifiuti».
«Nel 2019 però una sentenza della Cassazione ha ribaltato l’orientamento precedente sancendo che anche sulle superfici adibite a garage si deve pagare la Tari. Pertanto, seppure risulti evidente che i cittadini, che negli anni scorsi non hanno denunciato i garage, lo hanno fatto seguendo quella che era l’interpretazione allora prevalente (cioè che sui garage la Tari non andava pagata), si può anche comprendere che oggi gli venga richiesto il pagamento delle cartelle anche per le annualità precedenti alla sentenza. Quello che non è assolutamente comprensibile e che risulta ingiustificabile è che su quelle annualità, che, è giusto ripeterlo, i contribuenti non pagarono in totale buona fede e perché secondo la giurisprudenza allora prevalente non andavano pagate, gli vengano richieste le sanzioni. Sanzioni altissime peraltro, pari addirittura al 100% di quanto dovuto» sottolineano i consiglieri comunali algheresi.
«Tutto ciò in evidente contrasto con lo Statuto del contribuente (Legge n. 212 del 27/07/2000) che all'art. 10 comma 3 recita:"
Le sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione della norma tributaria". l'Amministrazione, attraverso la sua concessionaria
Step, ha quindi in mano lo strumento legislativo per recedere da questo ennesima azione volta esclusivamente a fare cassa, provvedendo in autotutela allo sgravio immediato delle sanzioni sulle cartelle emesse. In particolare ci appelliamo all’Assessora alle finanze perché, piuttosto che continuare nella difesa di questo invio massivo di cartelle pluriennali, intervenga immediatamente, facendosi portatrice almeno di questa legittima istanza» concludono Pietro Sartore, Gabriella Esposito, Mario Bruno, Mimmo Pirisi, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras e Valdo Di Nolfo.
Foto d'archivio