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Cor 23 dicembre 2020
Il Psd´Az scarica Conoci e si scusa
Nel giorno della riunione di coalizione s’incancrenisce la crisi. Con oggi finisce, probabilmente, la storia politica del sindaco nel Psd´Az di Alghero. Lettera di fuoco quella inviata pochi minuti fa dal segretario cittadino Giuliano Tavera
Il <i>Psd´Az</i> scarica Conoci e si <i>scusa</i>

ALGHERO - Precipita la situazione politica ad Alghero. Nel giorno della riunione dei partiti della coalizione di Centrodestra e Sardista, è il Psd'Az a far saltare il banco con una lettera di fuoco indirizzata al sindaco Mario Conoci. All'origine di tutto, contrariamente a quanto si potesse pensare soltanto qualche ora fa, il mancato invito da parte del primo cittadino al partito nel tavolo di coalizione. Scelta difficilmente comprensibile per gli alleati, che manda su tutte le furie i Sardisti e rompe definitivamente i già labili rapporti interni al partito. Con oggi finisce, probabilmente, la storia politica del sindaco Mario Conoci nel Psd'Az di Alghero: ecco la lettera integrale a firma del segretario cittadino Giuliano Tavera.

Caro Mario,
prendo atto con disappunto e dispiacere della tua personale decisione di escludere il Partito Sardo d’Azione dalla riunione della coalizione del centrodestra e sardista che, a distanza di diciotto mesi dalla tua elezione, hai convocato a seguito delle pressanti richieste e delle insistenze delle forze politiche che costituiscono la maggioranza che ti sostiene in Consiglio comunale e che – è bene precisarlo - hanno rifiutato (tranne poche eccezioni) il tuo invito per partecipare ad una serie di incontri bilaterali, in luogo di un più opportuno, utile e condiviso incontro collegiale. Con la formale estromissione del Psd’Az dal tavolo del confronto politico, certifichi così la tua volontà, appalesata fin dall’indomani della tua elezione a sindaco, di voler marginalizzare i sardisti, mortificandone il ruolo, la proposta ed anche il protagonismo politico. Una penalizzazione incomprensibile ma, con tutta probabilità da te pensata e meditata, proprio nei giorni in cui il partito ti mostrava sostegno incondizionato e uno straordinario affetto, nel corso di quella che più volte abbiamo definito un’esaltante battaglia elettorale, a cui è seguito un risultato per certi versi storico. Storico perché, per la prima volta da quando è stata introdotta l’elezione diretta del primo cittadino e dopo quasi cinquanta anni di lavoro e impegno, la sezione sardista di Alghero ha portato un suo iscritto sullo scranno più alto dell’Aula di via Columbano. Ricordo il dato non già perché pervaso da una qualche nostalgia del sacrificio e dell’impegno comune, quanto piuttosto per provare a rendere l’idea della distanza che corre tra l’impegno da noi profuso per la tua elezione a sindaco ed anche per quella di Roberto Trova in Consiglio, rispetto alla tua attuale scelta, tutta tesa ad estromettere e il Psd’Az e il sottoscritto dalla dinamiche e dalle decisioni che attengono il governo della città, prima ancora che dalla riunione della coalizione. Ritengo che tu abbia sensibilità e ragione sufficiente per comprendere la gravità dello strappo che hai consumato, così come ritengo che avrai avuto modo di valutarne le conseguenze sul piano politico prima ancora che su quello dei rapporti personali. La tua mancata iscrizione alla sezione del Psd’Az completa la tua presa di distanza verso chi, non soltanto ti ha accolto nel partito, ma anche verso chi ti ha prima proposto e poi sostenuto come sindaco della nostra città. Il tutto senza che tu abbia neppure avvertito il dovere di informarci delle tue decisioni o che abbia provato a recitare un qualche ruolo più politico e rappacificatore al nostro interno, facendo ricorso a quella autorevolezza che ci si dovrebbe attendere da chi è stato indicato a Primo cittadino dal Partito sardo. La rottura dei tuoi rapporti col Psd’Az, che oggi formalmente ci notifichi con la nostra mancata convocazione, non ci coglie dunque di sorpresa ma ci addolora ugualmente e ci obbliga a compiere i passi politici conseguenti. Il primo dei quali riguarda le scuse che sentiamo di porgere agli algheresi, alle forze politiche ed anche alla tua persona. Ai nostri concittadini dobbiamo delle scuse per non aver saputo dare seguito agli impegni che abbiamo assunto in campagna elettorale; ai nostri alleati chiediamo scusa perché mai avremo immaginato che il sindaco per il quale ci siamo battuti non avesse alcuna interlocuzione con il nostro partito e mostrasse un così grande distacco con le principali forze politiche della nostra coalizione, fin dall’indomani della sua elezione. Ma, come sottolineato in precedenza, anche a te dobbiamo delle scuse. Ti chiediamo di perdonare la stima e l’affetto che ti abbiamo sempre dimostrato, fino ad investirti, da sardista, di una responsabilità così grande e così impegnativa che, è evidente, dimostri di non saper né affrontare, né gestire e né reggere, sul piano amministrativo, sul piano politico e, ahinoi, anche sul piano personale e della lealtà che si deve al partito, ai suoi dirigenti, ai suoi iscritti e a tutti i suoi sostenitori.



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