«Avrebbe fatto molto meglio a rassegnare le dimissioni e liberare la città da una politica retrograda, accentratrice, proiettata agli Anni Novanta, della quale davvero non si sentiva il bisogno», dichiarano i consiglieri d´Opposizione Masala, Pinna, Mascia, Fundoni, Dettori, Brianda e Panu dopo l´accordo di programma tra il sindaco di Sassari e il Movimento 5 stelle
SASSARI - «L’ufficializzazione dell’ingresso in Maggioranza del Gruppo consiliare del Movimento 5 stelle
[LEGGI] non rappresenta di per sé una notizia, né era necessaria, a nostro avviso, una conferenza stampa per darne comunicazione, sancisce piuttosto il fallimento, solo dopo un anno e mezzo, del progetto civico di Nanni Campus. Tutta la città, infatti, aveva ben compreso, dall’ormai lontano luglio 2019, giorno in cui Maurilio Murru venne eletto presidente del Consiglio su proposta del sindaco, l’organicità e la funzionalità del Movimento alla Giunta guidata da Campus, perciò proprio questo atto di ufficializzazione risulta ancora più goffo e simulato: proprio perché espresso anche dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio che deve essere garante dell’organo che presiede e non deve avvalorare un indirizzo politico». L'accordo tra il primo cittadino sassarese e i pentastellati locali non va giù al Centrosinistra, che non lo manda certo a dire.
«Il Sindaco disse di volere affidare a un gruppo della Minoranza la Presidenza, per cui ora sarà chiaro a chiunque che sia prima che ora stanno solo recitando una parte, e la stanno recitando molto male. La notizia di forte impatto politico è invece rappresentata dalla fuoriuscita dalla Maggioranza di ben sei consiglieri comunali, che non rappresentano solo ed esclusivamente un “segnale di irrequietudine” o un sintomo di “vivacità democratica” come qualcuno voleva far apparire, ma riproducono invece un malcontento generale che in città si respira in ogni dove – sottolineano i consiglieri del Partito democratico, di Futuro Comune e di Italia in Comune - Il sindaco, infatti, non ha solo deluso e umiliato sei consiglieri comunali decretandone la fuoriuscita dalla sua Maggioranza, il sindaco Campus ha già deluso tanti suoi elettori: ha deluso i commercianti, gli esercenti, i sindacati, i Comitati di quartiere, le periferie, le borgate, ha deluso tutte quelle persone e tutte quelle categorie che da due anni ormai lamentano assenza di risposte e di coinvolgimento».
«Un sindaco stanco e demotivato e in stato confusionale, distaccato dai problemi della comunità, lontano e separato dalla cittadinanza che ha dichiarato di volere rappresentare e aiutare: questa è l’immagine chiara e veritiera del sindaco Campus. Ci chiediamo: fallito il progetto civico, che cosa e chi rappresenti oggi Campus? Avrebbe fatto molto meglio a rassegnare le dimissioni e liberare la città da una politica retrograda, accentratrice, proiettata agli Anni Novanta, della quale davvero non si sentiva il bisogno. A breve, questo teatrino allestito dal duo Campus-Murru cesserà le repliche di uno spettacolo del quale, sinceramente, avremmo tutti fatto a meno proprio in questo tragico momento che stiamo affrontando», concludono Giuseppe Masala, Fabio Pinna, Giuseppe Mascia, Carla Fundoni, Marco Dettori, Mariano Brianda e Lello Panu.
Nella foto il consigliere comunale di Futuro Comune Mariano Brianda