A Tortolì, una 51enne ha subito per circa due anni continue percosse, minacce, maltrattamenti e violenza psicologica, con la paura che andava crescendo
TORTOLI' – Venerdì, i Carabinieri della Stazione di Tortolì avevano arrestato un giovane marocchino
[LEGGI] e l’incubo per una donna ogliastrina terminava, anzi per la prima volta dopo circa 9 anni è tornata a rivivere. La giovane mamma aveva subito dal 2011 gravi maltrattamenti consistiti in aggressioni fisiche e verbali (percosse, lesioni, ingiurie, minacce di morte, violenza verbale, psicologica e sessuale, denigrazione, biasimo, vessazioni ed intimidazioni), tali da cagionarle sofferenze, privazioni e umiliazioni, fonte di uno stato di disagio continuo ed incompatibile con le normali condizioni di esistenza.
Fatti aggravati per essere stati posti in essere per futili motivi e anche alla presenza del figlio minorenne. Nella notte tra lunedì e martedì, i militari della stessa Stazione sono intervenuti per una situazione simile.
Forse l’arresto di pochi giorni prima ha convinto e incoraggiato un’altra donna e mamma 51enne, un’altra vittima che ha cercato aiuto, individuando il giusto supporto nei Carabinieri. La donna ha subito paventato una situazione non molto distante da quella ascoltata pochi giorni fa dai militari dell'Arma. Da circa due anni, infatti, subiva continue percosse, minacce, maltrattamenti e violenza psicologica, con la paura che andava crescendo.