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Red 12 dicembre 2020
Capo Caccia: denuncia dell´Omnium cultural
«Il concetto che deve essere continuamente affermato è che chi effettua investimenti nel nostro territorio, e l’imprenditoria algherese ne è consapevole, deve mostrare non solo rispetto, ma deve anche promuovere la tutela e la valorizzazione delle nostre specificità ambientali e culturali», dichiarano i membri del Direttivo
Capo Caccia: <i>denuncia</i> dell´Omnium cultural

ALGHERO - «L’identità di una comunità, la sua lingua e la cultura è strettamente connessa al proprio territorio, a quei luoghi dove si svolgono le attività umane in cui si sono sviluppate nel corso dei secoli le attività sociali ed economiche tipiche di un determinato popolo. Per questo, il nostro ambiente marino, le nostre coste, l’entroterra che comprende vaste aree olivetate, il centro storico e tutta l’area urbana; i reperti preistorici, le muraglie, il porto, le torri, le chiese ed altro, sono quei luoghi dove è nata e sviluppata la nostra civiltà e quindi la nostra cultura e la loro tutela rappresenta uno dei principi fondamentali che sta alla base della nostra esistenza e quindi della azione della nostra associazione. Per questi motivi, Òmnium Cultural de l’Alguer, che da circa trent’anni lavora per la tutela della nostra lingua e cultura, denuncia pubblicamente quanto accaduto in questi giorni in uno dei luoghi del nostro territorio dove è avvenuta la prima presenza umana, ovvero l’area di Porto Conte-Capo Caccia».

Anche il Direttivo dell'associazione culturale algherese commenta quanto accaduto nelle pertinenze dell'Hotel Capo Caccia [LEGGI] con un intervento che trasuda dispiacere e amore per la propria terra. «In questa area, grazie alla lungimiranza di alcune forze politiche, ambientaliste ed associazioni culturali cittadine – proseguono dalla sede dell'Omnium - sono stati istituiti il Parco naturale regionale e l’Area marina protetta, che hanno il compito non solo di tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale, ma anche quello culturale e linguistico promuovendone le potenzialità anche a fini economici. Accogliamo a braccia aperte quelle iniziative, che hanno chiare capacità e sani obiettivi imprenditoriali, che creano sviluppo e lavoro rispettando e tutelando nel contempo le specificità del nostro territorio ovvero il patrimonio ambientale, culturale e linguistico. In tutto il nostro territorio, da nord a sud, compresa l’area di Porto Conte-Capo Caccia, sono nate negli anni numerose aziende nei settori turistico, agro-alimentare, eno-grastronomico, ecc, e tutte hanno basato la loro attività imprenditoriale sull’eccezionale patrimonio ambientale e culturale».

«Il concetto che deve essere continuamente affermato è che chi effettua investimenti nel nostro territorio, e l’imprenditoria algherese ne è consapevole, deve mostrare non solo rispetto, ma deve anche promuovere la tutela e la valorizzazione delle nostre specificità ambientali e culturali. Questo principio è valido non solo per chi investe a Capo Caccia o Porto Conte, ma anche e soprattutto nell’area urbana e nel centro storico cittadino; al contrario, da qualche anno, rinomate attività commerciali che hanno caratterizzato la nostra città e fatta conoscere in tutto il mondo, vengono sopraffatte e svilite da discutibili iniziative che stanno snaturando le nostre vie e piazze storiche. Òmnium Cultural de l’Alguer, lungi dall’interferire nella polemica politica e da strumentalizzazioni di ogni genere, continua nella sua azione di promozione della nostra lingua e cultura, e nel contempo lancia un grido di allarme sul lento processo di omologazione e perdita delle nostre specificità economiche, sociali e culturali, elementi che hanno caratterizzato sino al recente passato, lo sviluppo e l’emancipazione della nostra città», concludono i membri del Direttivo.
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