Red
9 dicembre 2020
A Cagliari c´è la festa di Chanukkà
Con l’accensione della prima luce di Chanukkà si apre anche a Cagliari la settimana dedicata a una delle festività più importanti del culto ebraico. Domani sera, appuntamento nel giardino della Fondazione Siotto, in Via dei Genovesi 114
CAGLIARI - Con l’accensione della prima luce di Chanukkà si apre anche a Cagliari, domani, giovedì 10 dicembre, la settimana dedicata ad una delle festività più importanti del culto ebraico. La festa delle luci prevede che ogni giorno e per otto giorni venga accesa una candela di un particolare candelabro a nove braccia, la “Chanukkia”, divenuto simbolo della stessa religione ebraica e di un intero popolo.
A Cagliari la celebrazione si svolgerà nel giardino della Fondazione Siotto dove è stato collocato un grande candelabro. Alle 19.30, dopo le letture di rito e i canti verrà accesa la prima delle otto candele davanti ai pochi officianti e agli altrettanto pochi ospiti ammessi per motivi di sicurezza e di spazio alla cerimonia. Non mancherà un piccolo vassoio di sufganiot (panzerotti fritti nell’olio che tradizionalmente si consumano durante questa festività) e una bottiglia di vino kasher, per suggellare l’evento. Una cerimonia che sarà resa pubblica simbolicamente attraverso lo streaming sui social dell’associazione Chenàbura, che sta organizzando il programma degli eventi legati non solo alla festa delle luci, ma anche alla valorizzazione dell’Antica Juharia Karalitana.
Un'attività sostenuta dall’Amministrazione comunale di Cagliari e in particolare dall’assessore alla Cultura Paola Piroddi, che ha creduto «nel valore della riscoperta e valorizzazione della cultura ebraica e del legame con quella comunità scomparsa traumaticamente dalla città nel 1492 a causa dell’Editto di Granada». Proprio sulle orme di quella comunità, sono nati i progetti di valorizzazione portati avanti da Chenàbura, alcuni realizzati in collaborazione con l’Università degli studi di Cagliari e in particolare con il Dipartimento di Storia e cultura del territorio che, attraverso la docente Cecilia Tasca, hanno portato a riscoprire l’eredità culturale che gli ebrei hanno lasciato nell’Isola; altri realizzati in collaborazione con singoli professionisti come Roberta Carboni (guida turitica e storica dell’arte che sta conducendo da novembre i tour attraverso la Juharia karalitana), altri ancora per valorizzare il quartiere con le musiche del polistrumentista Yaacob Surya Gonzales e i filmati del regista fiorentino Bruno Spinazzola, che sta collaborando alla documentazione delle attività con filmati e interviste ai protagonisti e che presto diverranno un docu-film.
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