Red
5 dicembre 2020
Mimmo Pirisi: «no a questo Piano casa»
«I danni al comparto agricolo sardo e nella nostra Nurra sarebbero devastanti. Ci auguriamo che ci sia un ripensamento ed una inversione con una attenuazione delle misure fino a qui proposte, altrimenti l´incostituzionalità sarà l´unica strada percorribile per bloccare il tutto», dichiara il capogruppo del Partito democratico nel Consiglio comunale di Alghero
ALGHERO - “Nella confusione del momento, nel mezzo di una pandemia mondiale che ci distrae e ci preoccupa, sempre di più, a pochi giorni dalle feste natalizie, il sardista Solinas e i suoi leghisti, tentano nuovamente di mettere mano al territorio sardo, al suo patrimonio naturalistico ed ambientale, con una nuova mini Legge Urbanistica composta da ventuno articol,, cosiddetta “Piano casa”, in attesa proprio di una necessaria legge di riordino urbanistico. Obiettivo oramai chiaro a tutti non è quello di migliorare il patrimonio urbanistico presente, eventualmente con le ponderate premiabilità magari legate all’efficienza Eco e Green, o alla corretta competitività degli hotel nel mercato turistico.
Si tenta invece, artificiosamente, di allentare i vincoli nel territorio agricolo riportando la fabbricabilità ad un ettaro e non più ai tre-quattro ettari previsti oggi, per i soli imprenditori agricoli, ma di fatto, ora, eliminando anche il vincolo di possedere lo status di imprenditore agricolo si da la possibilità a tutti i proprietari di terreni e di futuri lotti agricoli. Tutto questo, se passasse, metterebbe a serio rischio il futuro di molte aziende agricole, che sarebbero distrutte, parcellizzate e vendute non per generare reddito stabile, ma per realizzare case di civile abitazione, non più legate all’azienda agricola, ma a scopi turistici e di prima e seconda abitazione, così come è stato fino al 2006.
I contraccolpi che questo produrrebbe ai Comuni, dopo un piccolo respiro economico legato al lavoro che si creerebbe per costruire, sarebbero devastanti in termini di richieste di urbanizzazione e di servizi, che già oggi è impossibile fornire e ne abbiamo ogni giorno sollecitazioni in tal senso. Sarebbe opportuno a questo punto che anche i Comuni riflettessero sui pro e sui contro di questa nefasta legge, se approvata, Di certo, i danni al comparto agricolo sardo e nella nostra Nurra sarebbero devastanti. Ci auguriamo che ci sia un ripensamento ed una inversione con una attenuazione delle misure fino a qui proposte, altrimenti l'incostituzionalità sarà l'unica strada percorribile per bloccare il tutto.
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