«Investire in tecnologia e innovazione per superare la crisi post Coronavirus», auspica l´assessore regionale del lavoro, che ieri ha partecipato al webinar
CAGLIARI - Contribuire alla definizione delle strategie regionali per le politiche del lavoro nel triennio 2021-2023, fare il punto sulle azioni attuate finora in Sardegna, in tema di sviluppo di nuove competenze e figure professionali, e sulle misure messe in campo per la salvaguardia dell’occupazione nel periodo di crisi determinato dall’emergenza da Covid-19. Questi i temi chiave del webinar di ieri (venerdì), promosso dall’Assessorato regionale del Lavoro, formazione e cooperazione sociale e dall’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro. «Promuoviamo questo approfondimento sulle politiche attive del lavoro per affrontare, con il contributo di esperti e osservatori, temi cruciali per lo sviluppo del nostro sistema produttivo, con l’obiettivo di risolvere le principali criticità che si sono sommate durante questo periodo storico particolare, focalizzando l’attenzione sull’occupazione giovanile e quella femminile».
Lo ha dichiarato l’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda, in apertura dei lavori della “Conferenza regionale per le Politiche del Lavoro”, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali, Confindustria e Confcommercio Sardegna, Università di Cagliari e Banca d’Italia. «E' l’occasione in cui esaminare le prospettive di crescita economica per il 2021-2023 - sottolinea Zedda – Tecnologia e innovazione sono gli elementi chiave per un nuovo modello di sviluppo e di crescita economica. Occorre perciò mettere in campo nuove misure, oltre a quelle previste nel Fondo sociale europeo, in aggiunta a quelle adottate nei mesi più critici ed è necessario proseguire in questa direzione. Sotto questo profilo, la Regione deve da subito impostare la prossima finanziaria e la programmazione comunitaria con queste importanti linee di indirizzo».
La vicepresidente della Regione spiega l’attuazione degli interventi così sintetizzati: «abbiamo investito in istruzione e formazione, quali strumenti capaci di favorire innovazione e dare forte contributo alla creazione di nuova impresa e allo sviluppo territoriale, alla qualificazione delle professionalità e delle nuove competenze necessarie alle trasformazioni del sistema produttivo. Le misure messe in campo dalla Regione sono state programmate con la finalità di un rilancio complessivo a sostegno di tutte le categorie coinvolte, a partire dalle imprese, disoccupati, lavoratori stagionali e vittime di violenza, impiegando le risorse nei tirocini, voucher, bonus, attivazione dei cantieri Lavoras, microcredito e intervenendo con due misure previste nel Fondo Resisto per la concessione di contributi per il taglio del costo del lavoro, che consentirà alle imprese di non chiudere o di reggere sul mercato mantenendo il vantaggio competitivo».
Al dibattito è intervenuto anche il commissario straordinario dell'Aspal Aldo Cadau, che evidenzia: «Sul fronte occupazione, l’Assessorato del Lavoro e Aspal sono in prima fila. Grazie agli strumenti di innovazione tecnologica con i suoi Centri per l’impiego sta garantendo e assicurando in modo continuo e tempestivo tutti i servizi indispensabili a cittadini e imprese. L’Agenzia sta investendo sul potenziamento dei Cpi, sul rafforzamento dei sistemi informativi e sull’intermediazione tra domanda e offerta di lavoro». «Il nostro obiettivo - conclude l’assessore Zedda - è arrivare a una vera collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nella costruzione di una mappa reale dei fabbisogni professionali da parte delle aziende e al conseguente aggiornamento del sistema formativo regionale in modo da assicurare la tenuta dei livelli occupazionali e creare nuove possibilità di lavoro, in un territorio, quello sardo, che non accetta di subire il declino ma che vuole e merita vere politiche di sviluppo».
Nella foto: l'assessore regionale Alessandra Zedda