Red
3 dicembre 2020
Alluvione a Bitti: 68 persone evacuate
Sessantadue sono andati nelle case di amici o parenti, mentre sei sono stati accolti in strutture di ricezione. Ispezionato il canale tombato: integro per larghi tratti, tra Via Cavallotti e Piazza San Giovanni
BITTI – A cinque giorni dall’alluvione di sabato, il quadro della situazione a Bitti inizia a farsi sempre più chiaro, grazie ai controlli e alle ispezioni su abitazioni, strade, canali tombati e viabilità nell’agro. Il punto si è fatto ieri sera (mercoledì), in videoconferenza, tra il Centro operativo comunale di Bitti, coordinato dal sindaco Giuseppe Ciccolini, la Protezione civile nazionale di Roma, rappresentata dal capo dipartimento Angelo Borrelli e quella regionale guidata dal direttore generale Antonio Belloi. Dal 28 novembre a oggi, sono sessantotto i cittadini evacuati: sei ospitati in strutture di ricezione del paese e sessantadue a casa di amici o parenti.
Una notizia importante arriva dalle ricognizioni nel sottosuolo fra i canali tombati che attraversano le vie maggiormente interessato dall’alluvione: ieri, una Squadra Speleologica dei Vigili del fuoco e l’ingegnere comunale hanno ispezionato il canale tra Via Cavallotti, Piazza Asproni e Via Brigata Sassari, fino a Piazza San Giovanni, trovandolo perfettamente integro per larghi tratti, con fenomeni di collasso agli estremi di Via Cavallotti e in prossimità di Piazza San Giovanni. Soprattutto gli interventi fatti subito dopo l’alluvione del novembre 2013 dall’Amministrazione Ciccolini non hanno subito danni, nonostante l’urto devastante della bomba d’acqua di alcuni giorni fa, evitando quindi di creare ulteriori condizioni di pericolo.
Sempre ieri, il primo cittadino si è confrontato, durante una trasmissione su Radio Radicale, con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Al rappresentante del Governo è stata manifestata la necessità di avere a Bitti una task force tecnica di specialisti della Sogesid (società di ingegneria “in house providing” del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero delle Infrastrutture e trasporti) per costituire un ufficio permanente sul modello delle aree colpite da terremoto. La composizione del Coc è stata integrata con l’ingresso di altri tre enti: il Gal Nuorese–Baronia, il Parco di Tepilora e la Provincia di Nuoro, che metteranno a disposizione personale tecnico che sarà utilizzato soprattutto nelle attività di verifica dei danni nell’agro e nella predisposizione delle misure di sostegno alle imprese. Il territorio di Bitti, con oltre 23mila ettari, è uno dei più estesi della Sardegna, vi operano circa 250 aziende e viene percorso quotidianamente da oltre 600 persone.
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