Red
27 novembre 2020
Porto di Alghero: nuovo sistema di raccolta dei rifiuti
Si prepara al cambio del piano in vista della scadenza del servizio. L´Amministrazione comunale propone integrazioni migliorative per il nuovo Piano di gestione Via i cassonetti e più controlli
ALGHERO - Si prepara la nuova stesura del Piano di di raccolta e gestione dei rifiuti in ambito portuale. Aggiudicato nel giugno 2018, il servizio triennale di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti nelle aree portuali nel Comune di Alghero, Fertilia, Porto Conte e Tramariglio si avvia alla conclusione a giugno 2021. L'Amministrazione comunale «sta già preparando una serie di proposte migliorative agli organi competenti sul demanio regionale alla stesura del nuovo bando di gara, collaborando fattivamente alle integrazioni al Piano di gestione dei rifiuti, e ha presentato al locale Ufficio Circondariale marittimo-Guardia costiera alcune importanti osservazioni», dichiarano dagli uffici comunali.
«La proposta principale – spiega l'assessore comunale all'Ecologia Andrea Montis - riguarda il netto cambio della modalità di ritiro dei rifiuti, con l’introduzione di un sistema simile al porta a porta urbano presso ogni singolo concessionario, in sostituzione del servizio di raccolta con i cassonetti». Ogni concessionario sarà così più responsabilizzato sulla corretta differenziazione dei rifiuti. Inoltre, la proposta prevede la realizzazione di un numero ridotto di isole per il solo conferimento dei rifiuti speciali (per esempio, batterie, filtri, olii, ecc.), dettagliando nel piano i doveri e gli obblighi sia del concessionario del servizio, sia dei singoli operatori portuali. Spariranno dal porto quindi i cassonetti, «che alla luce di fatti hanno inevitabilmente favorito una “migrazione” dei rifiuti dall’abitato di Alghero e di Fertilia da parte di coloro che continuano ad utilizzarli impropriamente. Migrazione favorita peraltro dalla conformazione del porto di Alghero che facilita l'aggiramento dei controlli», spiegano dagli uffici comunali.
«In secondo luogo - aggiunge Montis - l’esperienza dimostra che il conferimento dei rifiuti con i cassonetti non consente un soddisfacente livello di qualità nella differenziazione dei rifiuti, favorendo quindi un notevole aumento della frazione indifferenziata rispetto a quella recuperabili». A ciascun concessionario (titolare di pontile) potrà pertanto essere consegnata una batteria di carrellati commisurata all'effettiva capacità di produzione di rifiuti che lo stesso concessionario esporrà in occasione della giornata di raccolta prevista dal calendario. In relazione alla disponibilità di spazi a disposizione, della accessibilità degli spazi in concessione agli estranei, si dovrà custodire i carrelli nelle concessioni portuali o, in alternativa, schermare l’attrezzatura per la raccolta dei rifiuti con opportuni accorgimenti. Inoltre, si propone l’introduzione di un sistema sanzionatorio che vincoli sia il concessionario, sia l’operatore del porto al puntuale rispetto degli obblighi contrattuali, l’introduzione di una dettagliata specificazione dei compiti degli Enti coinvolti nel Piano (Capitaneria di Porto, Comune e Regione). Novità anche sul tema dei costi. «Si ritiene di studiare la costruzione della tariffa nel rispetto del “principio chi inquina paga” - precisa al'esponente della Giunta Conoci - al fine di rendere proporzionale la tariffa alla produzione dei rifiuti da parte dell’operatore portuale». Il Piano di gestione, una volta definito dall'Ufficio Circondariale marittimo e dalla Regione autonoma della Sardegna, potrà essere oggetto di bando di gare affidamento del servizio.
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