Red
24 novembre 2020
Castelsardo: riqualificazione ambientale del porto
Effettuato il sopralluogo nel Porto di Frigiano. Prevista la realizzazione di un´isola ecologica, il dragaggio del fondale e l´installazione dei sistemi di filtro
CASTELSARDO – Si è svolto con il tecnico incaricato dell’Ufficio Pesca e acquacoltura di Argea, il sopralluogo al Porto di Frigiano per l’avvio del procedimento per la riqualificazione ambientale dell’area destinata ai pescatori. Il Comune di Castelsardo, unico Ente che è riuscito a conquistare il finanziamento, ha infatti ricevuto comunicazione dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura, nell’ambito del Programma operativo Feamp 2014/2020, dell’ottenimento di un contributo di 250mila euro derivanti da fondi comunitari, nazionali e regionali, pari al 100percento della spesa ammissibile dell’intervento, per migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, investire in strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini e contribuire quindi alla protezione dell’ambiente.
I lavori riguarderanno la ristrutturazione dell’isola ecologica dell’area del porto, la bonifica e la pulizia dei pontili, destinati alle imbarcazioni della pesca professionale, attraverso il dragaggio del fondale e l’installazione di sistemi di raccolta “a filtro” di rifiuti e plastiche marine dalle stesse banchine. L'isola ecologica attualmente esistente è infatti assolutamente inadeguata, non essendo differenziata per diportisti e pescatori. Verrà perciò approntata un’area completamente separata, per favorire i pescatori, a seguito dell’entrata in vigore della legge “Salvamare”, nella gestione e il riciclo dei rifiuti accidentalmente rinvenuti in mare, durante le operazioni di pesca o con qualunque altro mezzo, e dei rifiuti volontariamente raccolti. Finora, a norma di legge, i pescatori che avessero riportato in porto i rifiuti impigliatisi accidentalmente con le reti, avrebbero rischiato un'accusa per traffico di rifiuti speciali. Di conseguenza, la plastica e quant'altro fosse stato raccolto durante la pesca, veniva nuovamente buttato in mare per evitare ogni rischio. Il recente provvedimento, invece, equipara i rifiuti accidentalmente pescati a quelli prodotti sugli scafi. Sarà il comandante del natante che approda in porto, a conferire “gratuitamente” i rifiuti accidentalmente pescati in mare, presso gli impianti portuali di raccolta, integrati nel sistema comunale di gestione dei rifiuti. In sostanza, i pescatori si trasformeranno in veri e propri “operatori ecologici” del mare, non avendo più ostacoli nel riportare a terra plastica e rifiuti, accidentalmente finiti nelle reti.
E' anche previsto un importante dragaggio e una pulizia generale del fondale portuale, nelle aree destinate alla pesca professionale, andando a recuperare i rifiuti presenti nelle aree. La gestione dei rifiuti provenienti dalle opere di dragaggio del porto, oltre a fanghi, si ipotizza la presenza dei rifiuti disomogenei quali catene, cavi di acciaio e di nylon, reti da pesca, legno e plastica, avverrà sulla banchina. Dopo essere stati vagliati e differenziati per categorie generali, i rifiuti potranno essere conferiti in discarica. Inoltre, è prevista la possibilità di recuperare possibili rifiuti pericolosi. E' stata anche predisposta, nel computo dello studio di fattibilità, la “caratterizzazione” di alcuni prodotti, previo conferimento. E' prevista l’installazione di filtri pompanti, del tipo “Seabin”, ossia una pompa di allagamento che convoglia a pelo libero i rifiuti galleggianti e li vaglia in un sacco ricambiabile, per la pulizia delle banchine dalle plastiche e microplastiche, considerato che le attuali banchine, destinate alle barche da pesca, necessitano, attualmente, di pulizie costanti dai rifiuti galleggianti.
«Siamo molto soddisfatti, ed è per questo che ringraziamo l’assessore regionale all'Agricoltura ed alla pesca Gabriella Murgia ed i funzionari di Argea – dichiara l’assessore comunale alla Pesca ed all’ambiente Roberto Fiori - per essere stati l’unico Comune finanziato per questa tipologia di interventi. Una riqualificazione ambientale dell’area destinata alla pesca, che permetterà ai nostri pescatori di contribuire alla difesa dell'ambiente». «Si inizia a dare un impronta diversa al nostro porto ed ai nostri servizi portuali - sottolinea il sindaco Antonio Capula - le esigenze dei pescatori tornano in primo piano e con esse la salvaguardia dell'ambiente, perché tutti possano lavorare in modo più funzionale e sereno, in una nuova ottica di sviluppo e collaborazione con l'ente pubblico».
|