Era l’11 novembre del Duemila. Ore 17,45, per la precisione, di una sera piovosa, quando il server ha rilasciato la prima versione del giornale telematico di Alghero. Il primo quotidiano esclusivamente online della regione Sardegna entra nella storia
Vent’anni! Vent’anni dopo. Già, quasi una generazione. Iniziava il terzo millennio. Sembrava di essere sbarcati nel futuro. E
Alguer.it ne faceva parte. Era l’
11 novembre del Duemila. Ore 17,45, per la precisione, di una sera piovosa, quando il server ha rilasciato la prima versione del giornale telematico di Alghero. Con la diffusione “domestica” di Internet l’intero sistema di comunicazione entrava in quella spirale della distruzione creativa che regola l’innovazione economica già da qualche secolo. Nascevano così i primi esperimenti di “stampa online”. La sopravvivenza del concetto di stampa per giornali che sarebbero stati diffusi senza bisogno di essere stampati, senza carta e senza piombo, sembrava una contraddizione. Ma soprattutto accedere alla gestione dell’informazione proprio grazie a Internet azzerava i costi imprenditoriali consentendo di fare informazione senza impegnare nell’impresa grandi capitali.
Una scommessa che avrebbe dato un impulso nuovo all’informazione locale. Ricordate? A San Pietro c’è Karol Woytjla. Alla Casa Bianca c’è Clinton. Al Quirinale c’è Carlo Azeglio Ciampi. A Palazzo Chigi c’è Giuliano Amato, ma l’anno era cominciato con Massimo D’Alema presidente del consiglio. A Cagliari il presidente della regione è Mario Floris. A via Columbano c’è Antonio Baldino. Qualche anno dopo sarà sostituito da Marco Tedde che governerà per quasi dieci anni per lasciare il posto, dopo la breve esperienza di Stefano Lubrano, a Mario Bruno, ora sostituito da Mario Conoci. Vent’anni fa c’era ancora la lira. Al cinema si andava a vedere "Il Gladiatore" di Ridley Scott con Russel Crow. A San Remo presenta Fabio Fazio e vincono gli Avion Travel. Il tormentone dell’estate cantava Californication dei Red Hot Chili Peppers ma anche "Vamos a Bailar" di Paola e Chiara. La Lazio ha vinto lo scudetto. L’epidemia in corso si chiama Encefalopatia spongiforme bovina, più nota come «mucca pazza».
Paradosso felice, la convenzione degli anniversari, scandisce il tempo perduto e lo trasforma in un capitale identitario. Nel futuro c’è sempre tanto passato. Poter contare sui nostri vent’anni trascorsi ci impegna a continuare con le piccole sfide che gli eventi ci mettono di fronte giorno per giorno. L’antologia degli eventi, che sarà presentata nell'anno dell'anniversario, racconta venti anni della nostra vita, una cronaca del tempo che stiamo attraversando. L’emergenza
Covid ha cancellato tutti i nostri progetti per la celebrazione del ventennale. Ce ne rammarichiamo. Come successe
dieci anni fa sarebbe stata l’occasione per darci la misura del passato e aprire la storia al futuro. Non ci rinunciamo. Lo faremo come sempre usando la rete: aprendo i nostri archivi per capire quali dei ricordi e suggestioni si sia depositato nella memoria collettiva. Per diventare storia.