Sergio Ortu
1 marzo 2004
Fertilia sogna il recupero del vecchio cine-teatro
Diverse le opere pubbliche avviate dall’amministrazione nella borgata giuliana, ma si attende l’acquisizione a patrimonio comunale del consistente numero di immobili demaniali storici presenti in borgata
Rifacimento dei camminamenti pedonali di via Orsera e la ristrutturazione interna della casa canonica della chiesa di San Marco, rappresentano alcune delle opere pubbliche avviate nella borgata di Fertilia dall’amministrazione comunale. I circa 500 metri di mattonelle nuove in una delle strade più trafficate della borgata e che da tempo necessitava di interventi manutentivi, sono stati accolti con soddisfazione dagli abitanti anche se ora si attende che si intervenga in modo analogo anche in altre vie della borgata. Per quanto riguarda l’adeguamento dei locali parrocchiali in questa trance di lavori si interverrà solo internamente, mentre per le facciate esterne alla palazzina ed insieme alle colonne che racchiudono la chiesa, bisognerà attendere un altro finanziamento. Tali interventi sull’arredo urbano sono stati preceduti da altre opere già eseguite come il posizionamento di nuovi pali dell’illuminazione pubblica sul tratto pinetato di via Parenzo e di una traversa di via Orsera e l’installazione delle nuove panchine nella rotonda San Marco e altre piazzette della borgata. Ma il vero e più importante passo auspicato dagli abitanti di Fertilia è che almeno questa amministrazione comunale in carica, riesca ad acquisire a patrimonio comunale il consistente numero di immobili demaniali storici presenti in borgata. Un tesoro urbanistico e storico che solo il comune potrebbe strappare al degrado ormai incalzante. Basti pensare allo storico cine-teatro di lungomare Rovigno la cui acquisizione potrebbe essere perfezionata a costo zero per il comune, in quanto facente parte di demanio statale alienabile. Una struttura per il cui recupero è già disponibile in un cassetto un progetto che vinse anche un riconoscimento internazionale. Da tener presente che esistono inoltre appositi finanziamenti regionali e nazionali per il recupero dei cine-teatri storici. Basterebbe dunque soltanto una decisa volontà politico-amministrativa dell’Ente Locale per strappare al degrado un teatro di cui la città certamente avrebbe bisogno.
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