Red
30 ottobre 2020
Cimiteri, 2 novembre: «rischio assembramenti»
L´allarme è lanciato dal Codacons, che teme l´aumento dei contagi e denuncia: «I Comuni procedono in ordine sparso, manca una regolamentazione nazionale». Il Comitato chiede di contingentare gli ingressi e di vigilare sulle funzioni religiose
CAGLIARI – Il 2 novembre, i cimiteri della Sardegna «potrebbero trasformarsi in pericolosi luoghi di contagio da Covid, in considerazione del massiccio afflusso di cittadini che, in occasione della Commemorazione dei defunti, si recheranno a far visita alle tombe dei propri cari». Lo denuncia il Codacons, che chiede regole unitarie sul territorio e massima vigilanza da parte delle Istituzioni locali e delle Forze dell'ordine.
«Ad oggi, i Comuni della Sardegna stanno procedendo in ordine sparso circa la ricorrenza del 2 novembre – spiega il presidente Carlo Rienzi – e ogni Amministrazione fissa regole diverse che stanno generando confusione tra i cittadini. Manca del tutto una regolamentazione unitaria in grado di gestire i numerosi accessi ai cimiteri che si registreranno nella giornata dei morti; a tutto ciò, si aggiungono messe e funzioni religiose dedicate ai defunti che saranno celebrate in tutta la regione, attirando un elevato numero di fedeli».
«Il rischio concreto è quello di assembramenti senza controllo e di un incremento dei contagi da Covid, e per tale motivo chiediamo alla Regione Sardegna e ai Comuni del territorio di intervenire contingentando gli ingressi ai cimiteri e ai luoghi di culto e vigilando sul rispetto delle distanze minime e sull’uso delle mascherine da parte dei cittadini», conclude Rienzi.
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