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24 ottobre 2020
Covid, requisiti 47 posti letto all´ospedale Marino
L´assessorato regionale alla sanità dispone il trasferimento urgente per i pazienti di oculistica, ortopedia e traumatologia, recupero e riabilitazione funzionale. Caos tra il personale infermieristico e medico ad Alghero. Durissimi i commenti
ALGHERO - L'emergenza sanitaria in cui è piombata la regione Sardegna ha pesantissime ripercussioni sulle strutture ospedaliere di Alghero. All'indomani dell'apertura urgente di quello che dovevas essere il reparto di teraspia intensiva, frettolosamente e silenziosamente destinato ai pazienti covid, fa seguito la requisizione dell'ospedale Marino. Tanto che l'assessorato regionale alla Sanità dispone d'imperio l'attivazione di 47 posti letto da destinare ai pazionti Covid. Trasferimento urgente per i pazienti di oculistica, ortopedia e traumatologia, recupero e riabilitazione funzionale. Ma è caos completo nelle due strutture ospedaliere alghreresi, col personale inferimeristico e medico in completo subbuglio. In questo scenario non si fanno attendere le dichiarazioni di fuoco dei consiglieri comunali di opposizione, esterrefatti per tanto pressapochismo.
«Altro che robotica. Altro che trasferimento all’Università. L’Ospedale Marino di Alghero con decorrenza immediata, fuori da ogni logica di programmazione, diventa ospedale covid. Assurdo. Nessuno può decidere sugli algheresi senza coinvolgere gli algheresi. Una decisione verticistica che non ha coinvolto il territorio, a meno che il Sindaco non l’abbia nascosta anche alla massima assemblea civica. Con chi hanno condiviso in Regione questa decisione? Il Sindaco non ha niente da dire? E il presidente algherese del Consiglio Regionale? Si convochi subito un consiglio comunale straordinario e in presenza, con tutte le misure di sicurezza» attaccano con forza Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Mimmo Pirisi e Valdo Di Nolfo.
«Cancellati in un colpo solo i 28 posti di letto di ortopedia e traumatologia, i 17 posti di recupero e riabilitazione funzionale, i 2 posti di oculistica. Con quali misure di sicurezza? Con quali percorsi e filtri? Con quale dotazione di personale? Con quali requisiti tecnologici, strutturali e organizzativi? Dove vanno a farsi curare gli algheresi e i cittadini del nostro distretto? Dopo la decisione di aprire una terapia intensiva covid al Civile, in emergenza, senza anestesisti e rianimatori in numero sufficiente, senza condizioni di sicurezza, ora si punta al Marino, fuori da ogni pianificazione e da ogni condivisione. Ciò è semplicemente inaccettabile e vogliamo subito chiarezza. Tutte e tutti i cittadini del distretto chiedono risposte immediate».
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