Da ieri l'avvio delle operazioni nel reparto di Terapia Intensiva di Alghero ancora mai inaugurato. Disattese tutte le indicazioni e rassicurazioni. Preoccupazione tra il personale medico. Ecco il documento interno che attesterebbe l'apertura del nuovo reparto Covid in emergenza
ALGHERO - Confermate tutte le
anticipazioni del
Quotidiano di Alghero e disattese tutte le rassicurazioni. Mai, infatti, i massimi vertici dell'assessorato regionale alla sanità ed il presidente del consiglio, l'algherese
Michele Pais, avevano parlato di reparto Covid: esattamente il contrario. Già da marzo, quando si susseguivano gli annunci dell'imminente apertura della terapia intensiva, tutti escludevano la possibilità di ricovero di pazienti Covid+. Per una questione soprattutto logistica e strutturale, oltreché di formazione del personale. Eppure dalla giornata di ieri (venerdì), in sordina e senza ancora comunicazione ufficiale, la terapia intensiva dell'ospedale civile di Alghero si appresta ad aprire le porte «in regime di assoluta emergenza sanitaria».
Un silenzio abbastanza anomalo e grave, figlio probabilmente della confusione generale che sembra regnare in Sardegna nella gestione dell'emergenza sanitaria. Nonostante la mancata comunicazione da parte di Ats, Regione e Comune, ecco il documento interno che certifica comunque, l'intenzione di avviare l’attività del reparto di terapia intensiva di Alghero, giustificato dall'
Assl di Sassari «con le sistematiche richieste da parte degli altri ospedali regionali ed in particolare della Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari, di accettazione di pazienti positivi al virus Covid 19». Una scelta che certamente non fa dormire sonni tranquilli agli operatori medici ed ha già creato proteste e malumori. Di seguito la nota inoltrata dalla direzione dell'
Ats Sardegna all'assessorato regionale in materia di Sanità Pubblica.
«
Al fine di adottare ulteriori misure urgenti di gestione del sistema
sanitario ospedaliero in ambito ASSL di Sassari per fronteggiare
l'emergenza epidemiologica da COVID-19 in corso risulta urgente
supportare i reparti di terapia intensiva regionale già inseriti nella
rete di quelli identificati quali adibiti alla accettazione di pazienti
Covid 19 Positivi. A seguito delle sistematiche richieste da parte degli altri ospedali regionali ed in particolare della Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari, di accettazione di pazienti positivi al virus Covid 19 in regime di terapia intensiva, sono stati effettuati ulteriori
sopralluoghi ed analisi organizzative urgenti presso il reparto in
oggetto, rispetto a quelle già effettuate dal nucleo di verifica
regionale per la autorizzazione all'esercizio e l'accreditamento della
terapia intensiva in regime ordinario. E' risultato possibile, in stato di assoluta emergenza sanitaria, accettare tali pazienti nell'Ospedale Civile garantendo la continuità delle attività di pronto soccorso ospedaliero e della erogazione del complesso dei servizi ospedalieri essenziali in corso presso l'ospedale di Alghero. Con il supporto delle strutture amministrative centrali della ATS Sardegna è di dotazione immediata il fabbisogno necessario e aggiuntivo del personale infermieristico dedicato. Per quanto riguarda il fabbisogno di personale medico specializzato in anestesia e rianimazione, è attivata una sistematica integrazione del personale tra quello già presente in ambito del presidio unico di area omogenea e quello della Azienda Ospedaliera di Sassari (oltre che di eventuali altri stabilimenti regionali) quale Hub ospedaliero principale mittente di tali persone assistite. Con riferimento ai percorsi "sporco-pulito" e quello di sanificazione in
sicurezza dei professionisti medici e delle altre professioni sanitarie
in entrata e uscita dal reparto sono possibili, in via straordinaria ed
eccezionale , l'adozione di essenziali misure di sicurezza in emergenza
per evitare la diffusione delle infezioni; anche attraverso
l'addestramento ed il training da parte di medici e professionisti
qualificati coinvolti. I pazienti in entrata e uscita dal reparto devono essere gestiti con sistemi di trasporto in bio-contenimento presenti nelle ASL, Aziende Ospedaliere e nella AREUS. Successivamente alla accettazione dei primi pazienti e nella eventualità della occupazione a pieno regime dei 6 Posti Letto disponibili, sono già in corso lavori, non invasivi alla attività di reparto e all'esterno della struttura ospedaliera nella parte adiacente alla uscita secondaria dal reparto stesso, per attivare una entrata/uscita dedicata ai pazienti e separata dalle altre ordinarie vie di accesso (ingresso principale e ingresso da Pronto Soccorso). La presente nota è di accompagnamento alla richiesta del Commissario Straordinario di cui si allega bozza per firma e trasmissione urgente al competente assessorato regionale in materia di Sanità Pubblica, dal quale si attende riscontro immediato.»
ultima modifica ore 10