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Sara Alivesi 16 ottobre 2020
A Villa Verde la prima residenza artistica
Il paese dell´oristanese ospiterà, per una decina di giorni, alcuni degli artisti che sono stati selezionati a partire dal testo di Gramsci "Odio gli indifferenti"
A Villa Verde la prima residenza artistica

ORISTANO - Prende il via quest'oggi, a Villa Verde (Or), la prima parte della residenza artistica del Gramscilab-ales 5.0, progetto ideato e promosso dalla compagnia Il crogiuolo di Cagliari, in nome e nel segno di Antonio Gramsci. Il paese dell'oristanese ospiterà, per una decina di giorni, alcuni degli artisti che sono stati selezionati a partire dal testo di Gramsci "Odio gli indifferenti". Per ragioni di distanziamento e prevenzione al Covid 19, infatti, è stato deciso di suddividere i partecipanti in più gruppi, il secondo dei quali si riunirà a giugno. La selezione è stata realizzata in base alle riflessioni sviluppate, in termini artistici, intorno al bisogno di essere partigiani, inteso come necessità di reagire all'indifferenza e alla rassegnazione, per indagare nella realtà storica e in quella attuale e concorrere, con il proprio fare creativo e il proprio pensiero, alla visione di un mondo migliore. La residenza verrà ospitata nel Centro Culturale "Move the Box" realizzata dal Consorzio Due Giare a Villa Verde e si sposterà, solo negli ultimi giorni, a Cagliari.

Otto i progetti selezionati, da artisti provenienti da tutt'Italia. Si tratta di: Saveria Project, Salvatore Cannova, Ludovica Valeri, Guglielmo Pellerino, Margaret Sgarra, Francesca Carta, Laura Massari e Lucia Muzzetto per diverse forme d'arte, dal teatro al video, dalla fotografia alle arti plastiche e visive. «Siamo molto contenti dell'entusiasmo che abbiamo acceso in molti artisti e delle risposte pervenute. Se per ovvie ragioni di attualità, legate alla pandemia, non è stato possibile includere le proposte che contemplano il coinvolgimento della cittadinanza - commenta l'ideatrice, Rita Atzeri - si è comunque cercato di dare spazio a quei progetti maggiormenti innovativi che si propongono di indagare i luoghi gramsciani per far emergere, anche attraverso coloro che ancora li abitano, il lascito del grande intellettuale in rapporto all'oggi, perché siamo convinti che ci sia molto bisogno di “pensiero resistente" anche nel tempo attuale».

Le residenze artistiche, finalizzate a convogliarsi in un progetto conclusivo a più lunga scadenza, sono una parte importante del progetto biennale finanziato con risorse Por europee e che si sviluppa su molteplici linee, avendo sempre in mente, oltre al lavoro sistematico sull'opera e la figura di uno dei pensatori più incisivi del ‘900, anche la valorizzazione del territorio in cui nacque e visse il giovane Gramsci. Alle residenze si affianca infatti lo sviluppo di una rete dei luoghi gramsciani, da realizzarsi prima a livello regionale e poi nazionale e un percorso sulle tematiche gramsciane che, a partire dal Museo Casa Natale di Ales, segue itinerari segnati su supporti multimediali lungo le vie e le piazze del paese.



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