Importante missione a Trieste e Gorizia in previsione dell'apertura del Polo Museale che vedrà la luce a partire dagli inizi del 2021 nella bellissima Città di Fondazione situata nel Nord Ovest della Sardegna
ALGHERO - Prende forma a Fertilia l'ecomuseo che accoglierà importanti testimonianze documentali e fotografiche sulla memoria dell'esodo giuliano-dalmata, ricostruendo la storia della Città di Fondazione di Fertilia. Missione nelle città di Trieste e di Gorizia da parte di una ristretta delegazione, con l'intento di acquisire importanti contatti con le istituzioni locali. La prima tappa, in programma nel pomeriggio di giovedì 8 ottobre, vedrà un incontro tra il Presidente del Consiglio Regionale Mauro Zanin ed i rappresentanti del Museo capitanati da Elena Faustini e Mauro Manca. L’appuntamento, reso possibile grazie all’interessamento del Presidente del Parlamento Sardo Michele Pais, servirà a creare i presupposti affinché Fertilia diventi una sorta di Ambasciata Giuliana in terra sarda.
La mattina di venerdì 9 ottobre invece, i delegati del Museo Egea "Una Luce sulla Memoria", saranno accolti dapprima dal Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e successivamente dal Sindaco della Città di Trieste Roberto Dipiazza con la consegna di alcune copie degli incartamenti originali del Comune di Pola che verranno successivamente custoditi a Fertilia in una struttura che metterà a disposizione la Regione Sardegna grazie all'interessamento dell'assessore agli Enti Locali Quirico Sanna e del Governatore Christian Solinas. Giornata che si concluderà con la visita al "Magazzino 18", monumento che più di ogni altro rappresenta la Diaspora degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, in compagnia dell’IRCI ed in particolare del Direttore Piero Delbello. Durante il viaggio, che si concluderà con la partecipazione alla grande festa del mare della Barcolana, saranno poi organizzati incontri con le maggiori Associazioni degli Esuli e con i rappresentanti del Circolo dei Sardi del Friuli Venezia Giulia, ambasciatori della cultura sarda nelle terre del Nord Est del Paese. Il viaggio sarebbe dovuto proseguire oltre confine, con tappe a Fiume, Pola, Rovigo, Orsera e Zara, rinviate a causa dell’emergenza
Covid.
Il Museo Egea, in questo modo, vuole promuovere la sua importante missione che intende riunire, ovunque nel mondo, gli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati ed i loro eredi, che, in ogni parte del pianeta si sono resi esempio di laboriosità, di dignità e di aggregazione ed integrazione. Questa grande lezione di positiva integrazione e di superamento delle difficoltà estreme che questo popolo ha saputo offrire ovunque nel mondo, infatti, partendo da Fertilia e dall’Ecomuseo Egea, dovrebbe diventare esempio in un’epoca come questa, contraddistinta da tensioni e da conflitti. La speranza, affermano i rappresentanti della Cooperativa Sociale
Solomare e dell’Associazione Egea è che le Istituzioni sappiano cogliere dal grande esempio di questi Eroi poveri, il messaggio positivo e di grande forza che essi hanno trasmesso alle nuove generazioni, ricostruendo dal nulla un futuro per essi e per i loro figli senza mai piangersi addosso, amando fino all’ultimo la loro Patria, fino al punto di abbandonare tutto per riconquistare la loro libertà.
Nella foto: Mauro Manca e Filippo Marongiu