Red
25 settembre 2020
Coldiretti, tra paradossi e svolta green
Coldiretti Cagliari in piazza nel giorno dell’Agripedalata promossa con la Federazione italiana ambiente e bicicletta nella Settimana europea della mobilità sostenibile, con una pedalata sul lungomare de Su Siccu e arrivo al mercato di Campagna amica di Piazza dei Centomila
CAGLIARI - «Continuando di questo passo, nel 2050 ci serviranno due Pianeti, perché fra trent'anni l'umanità consumerà il doppio di quanto la Terra produrrà, anche se soprattutto dopo il Covid si intravede finalmente una luce con una svolta green nei comportamenti degli italiani. I comportamenti “contronatura” che si alimentano di paradossi stanno portando altrimenti a strade senza ritorno: un miliardo di persone nel mondo soffre la fame cronica, mentre si spreca circa un terzo del cibo prodotto (1,3miliardi di tonnellate di cibo); ogni pasto percorre mediamente quasi 200chilometri prima di arrivare nelle tavole degli italiani; nella Penisola l’86percento delle merci viaggia su strada. Sono i paradossi che stanno distruggendo il Pianeta e che necessitano per essere invertiti di comportamenti consapevoli: più ambiente e meno spreco».
E’ quanto afferma Coldiretti Cagliari nel giorno dell’Agripedalata promossa con la Federazione italiana ambiente e bicicletta nella Settimana europea della mobilità sostenibile a Cagliari, con una pedalata sul lungomare de Su Siccu e arrivo al mercato di Campagna amica di Piazza dei Centomila, regno della sostenibilità e dei comportamenti salva–Pianeta, a cui hanno preso parte il presidente di Coldiretti Cagliari Giorgio Demurtas, il presidente di Fiab Cagliari Virgilio Scanu e l’assessore comunale all’Ambiente Alessandro Guarracino. «Una iniziativa nazionale che – secondo Campagna amica-Terranostra Cagliari e Fiab Cagliari promotori dell’agripedalata sarda – vuole promuovere comportamenti più sostenibili dal punto di vista ambientale, dai trasporti alla tavola, imparando a conoscere i prodotti locali che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti prima di giungere nel piatto».
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