Red
21 settembre 2020
Fondazione Maria Carta e le launeddas in Corsica
“Isule Incantate” è l’evento in programma giovedì 24 settembre nell´auditorium di Pigna. Il giorno successivo, concerto a Poretti di Brando, vicino a Bastia
SILIGO - Ha iniziato a dare i suoi frutti l'accordo di collaborazione in campo musicale e culturale stretto nel maggio 2016 tra la Fondazione Maria Carta e il Centro di ricerca musicale “Voce”, che ha la sua sede in Corsica, a Pigna. Il piccolo paese, con poco più di cento abitanti, ha subito in questi anni un’inversione di tendenza che ha portato a un incremento della popolazione grazie all'intensa attività culturale con protagonista la musica.
Sono nati laboratori dedicati alla costruzione di strumenti a corde, un auditorium che ospita stabilmente spettacoli teatrali e concerti di vario genere. Gli artisti provenienti da tutto il mondo che qui affinano la loro arte vengono ospitati all'interno di una residenza musicale. Questa settimana, si terranno due iniziative importanti dedicate alle launeddas. “Isule Incantate” è l'evento organizzato dall’associazione “Camerata Figarella” per giovedì 24 settembre, alle 21, nell'auditorium di Pigna. Venerdì 25, appuntamento a Poretti di Brando, vicino a Bastia, per un altro concerto, sempre a cura dell’associazione “Camerata Figarella”.
Protagoniste le launeddas, lo strumento della tradizione sarda per eccellenza, affidate questa volta a due grandi maestri, Andrea Pisu di Villaputzu e Luca Schirru di Selargius, che avranno modo di presentare il loro ricco repertorio di suoni: partendo dalla tradizione pura sono capaci di approdare a nuovi orizzonti dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, quale sia la straordinaria duttilità di questo strumento. Launeddas «spina dorsale dell'identità musicale sarda», come ama definirle il presidente della Fondazione Maria Carta Leonardo Marras che, con il responsabile del comitato scientifico della Fondazione Giacomo Serreli prenderà parte alla trasferta in terra corsa. Un'occasione questa per rinsaldare antichi rapporti di amicizia e collaborazione tra le due isole, per confrontarsi sul fenomeno dello spopolamento dei piccoli centri che la Fondazione con il progetto “Freemmos” da qualche anno sta portando all'attenzione dell'opinione pubblica e per lanciare la proposta diretta a far riconoscere le launeddas patrimonio dell'Umanità.
Nella foto: Andrea Pisu
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